Giuseppe Penone a Villa Medici

I gesti scultorei dell'artista in un dialogo con la natura e il tempo

Sono stanze da letto dove una volta la presenza del bacile, del vaso contenente l'acqua era una cosa essenziale, importante e quotidiana. Quando mi hanno proposto di mostrare le mie opere in queste stanze ho pensato che questi lavori potevano dialogare con l'ambiente in modo molto sereno, molto naturale. Oltretutto, sono opere più difficili da mostrare in una galleria piutttosto che in in questo luogo. In una galleria acquistano un valore un po' astratto mentre qui diventano facilmente comprensibil, dialogano veramente con la natura e anche con il tempo.  
Giuseppe Penone

Il rapporto tra cultura e natura, tra corpo umano e corpo vegetale, la perentoria semplicità di un gesto scultoreo come affermazione e traccia del processo di comprensione della realtà. Le opere meditative, essenziali, di Giuseppe Penone, tornano a Villa Medici, dopo la grande mostra organizzata nel 2008, con un progetto ideato appositamente per le stanze storiche del Cardinale Ferdinando de’ Medici. L'artista occupa questa volta, non gli spazi sontuosi della cinquecentesca dimora sede dell'Accademia di Francia, ma un luogo dal carattere più intimo, gli ambienti privati del Cardinale, che comprendono la stanza degli Elementi, la stanza delle Muse, la stanza degli Amori di Giove.

Per questo progetto (curato da Pier Paolo Pacotto nell'ambito del programma espositivo Art Club a Villa Medici), Giuseppe Penone cerca di mettere in valore la singolarità degli spazi presentando tre opere che mettono in discussione il materiale e il concetto di scultura. Ne è un esempio l’opera Vaso (1986), composta di una ciotola di ceramica che ospita un vaso di gesso la cui silhouette destrutturata porta l’impronta delle mani dell'artista, facendo eco alle funzioni private, quasi domestiche, del luogo che lo ospita.



L'impronta dell'artista si trova anche nell'opera Il vuoto del vaso (2005), una composizione formata da un vaso incorniciato da tre radiografie di mani, che gioca sulla materialità delle forme e sulla loro percezione visiva. Infine, l'incontro tra gesto e materia si ritrova nella terza opera, Avvolgere la terra - vaso (2005), realizzata in terracotta, sintesi di una forma universale che sottolinea il complesso legame tra uomo e natura. La terracotta è il materiale di cui è composto anche il vaso al centro del video Ephemeris, appartenente all’omonimo ciclo del 2016, come pure dei bacili sorretti da basi di bronzo ispirate, anch’esse, a elementi vegetali nella serie Terra su terra – bacile (2005).

Fondamentalmente c'è sempre questa azione che riguarda il rapporto della mano con la materia, con la superficie, un aspetto aptico della comprensione della realtà che ci circonda.
Giuseppe Penone

Le opere di Giuseppe Penone sono integrate al percorso delle visite guidate di Villa Medici, proponendo così un dialogo fra patrimonio e contemporaneità.



Giuseppe Penone è nato nel 1947 a Garessio (Piemonte); vive e lavora a Torino. Nel 1968 inizia l’attività espositiva ed entra a far parte del gruppo di artisti dell’Arte Povera. Nelle sue sculture e installazioni il processo di attuazione è parte integrante dell’opera e sono le azioni compiute dall’artista in rapporto dialettico con quelle naturali che danno forma a una materia, di volta in volta diversa, svelandone l’aspetto fantastico. L’albero, che Penone considera “l’idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura”, è un elemento centrale nel suo lavoro. Nel 2007 rappresenta l’Italia alla 52a Biennale di Venezia; nel 2013, espone le sue sculture monumentali nei giardini del Reggia di Versailles. L'artista ha presentato diverse mostre personali, in particolare al Centre Pompidou (Parigi, 2004), al Rijksmuseum (Amsterdam, 2016) e alla Biblioteca nazionale di Francia (Parigi, 2021).

Pier Paolo Pancotto è curatore dal 2016 del programma espositivo Art Club a Villa Medici. Inoltre, ha curato il ciclo di mostre Fortezzuola, al Museo Pietro Canonica di Roma nel 2016-2018; oltre che progetti espositivi al Palais de Tokyo di Parigi; Estorick collection of Modern Italian Art, Londra; Galleria nazionale d’arte, Tirana; Lateral Art Space, Cluj; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma; Museo H. C. Andersen, Roma; Museo Carlo Bilotti, Roma; Nomas Foundation, Roma; Casa Scatturin, Venezia; La Fondazione, Roma. Ancora, vi sono tra le sue pubblicazioni: Artiste a Roma nella prima metà del ‘900 (2006). Arte contemporanea: dal minimalismo alle ultime tendenze (2010). Arte contemporanea. Il nuovo millennio (2013).
Iniziata nel 2016 sotto la direzione curatoriale di Pier Paolo Pancotto, la serie Art Club presenta a Villa Medici il lavoro di artisti contemporanei internazionali, in uno spirito di apertura alle più svariate forme di creazione. Tra gli artisti esposti di recente: Mircea Cantor, Namsal Siedlecki, Achraf Touloub, Arcangelo Sassolino, Julius von Bismarck, Marinella Senatore, Lili Reynaud-Dewar, Cyprien Gaillard…

Giuseppe Penone – Art Club #34. Roma, Accademia di Francia, Villa Medici
fino al 27 febbraio 2022