Umanità. I volti nel tempo

Il dialogo degli italiani con i paesaggi e la luce negli scatti di Carlos Solito

In occasione dei progetti espositivi sul territorio Trentino della prima edizione della “Bella Estate del Mart”, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, nell’incantevole Parco Guerrieri Gonzaga di Villa Lagarina, ha presentato  - da un’idea del critico d’arte e Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi - la mostra fotografica UMANITÀ. I volti nel tempo del fotografo, scrittore e regista Carlos Solito.

L'esposizione propone il nuovo viaggio semantico di Carlos Solito che, in 34 grandi fotografie, devia dal soggettivismo esasperato dell’era dei social network, esaltando l’umanesimo dell’altro. Una centralità che si “stacca” dall’assolutezza dell’io per esplorare la diversità, celebrare l’incontro, scoprire l’alterità come valore primario di ogni principio di conoscenza, esistenza, etica di stare al mondo. I sentieri del giramondo pugliese - che recentemente ha concluso la sua esposizione internazionale sui siti Unesco italiani, nella provincia di Hunan nella Cina meridionale - questa volta sono le trame delle rughe quali segni del tempo, le tracce di un percorso lungo anni, secoli, millenni. Che sia sulla fronte di un pastore o sui palmi di un contadino, nella cornice di un sorriso o ricamate intorno alle ciglia, sono righe di un racconto, solchi fecondi nel sentiero della vita.


Baunei (NU), Ogliastra, Sardegna - Ph. Carlos Solito©

Da nord a sud, dal Trentino alla Puglia, dalla Basilicata alla Sardegna, le immagini allestite nella scenografica Sala delle Botti del secolare Parco Guerrieri Gonzaga (tra i più esclusivi storici giardini italiani) interpretano una sequenza di ritratti che portano in scena il dialogo degli italiani con i paesaggi e la luce dei propri luoghi. Ombrosi fienili. Soleggiati campi di grano. Scogliere infiammate da albe. Silenti distese di calanchi. Ulivi secolari. Rovine di castelli medievali. Altipiani carsici. E ancora ovili, navate di piccole chiese, abbacinanti lungomari, strade con folle religiose, viuzze lastricate e piazze colme di silenzi, sono la cornice nella quale posano pastori, anziane, bambine, uomini baffuti, donne piene eleganza e grazia, ragazzi, fedeli in processione, fino ai centenari dell’Ogliastra, la selvaggia blue zone d’Italia. 

Ancora una volta Solito, ci propone i luoghi inesplorati di un’Italia minore, inedita e favolosa, difficile da raggiungere o nominare, ma, non per questo, priva di umanità e, con questo progetto, realizza un articolato manifesto visivo dedicato a persone comuni, eppure, imponenti come monumenti.


Murgia, Timone a Matera, Basilicata - Ph. Carlos Solito©

"Ognuna di queste persone ritratte, nelle diverse ambientazioni, sembra necessaria a quei luoghi, li carica di vita. E di senso. I loro occhi che ci guardano, nell’ovale di facce lisce e rugose, dicono che il tempo non si può vincere ma si può accompagnare, fino a confondersi con lui", commenta Vittorio Sgarbi, ideatore della mostra.

Queste fotografie, interpretate con pennellate di luce e chiaroscuri pittorici, non fanno pensare alla fugacità della vita, alla finitudine della morte, ma al volto del tempo, che trasforma le nostre sembianze, la nostra giovinezza, la nostra maturità, nel suo. Fino a un certo punto si cambia, ci si trasforma, poi diventiamo immutabili. Come dire eterni. E, ancora una volta, Carlos Solito ci rivela, attraverso il suo lento guardare, la sacralità di stare al mondo. 
Vittorio Sgarbi   

Castellaneta (TA), Terra delle Gravine, Puglia - Ph. Carlos Solito©

Carlos Solito, scrittore, fotografo, giornalista e regista, è nato a Grottaglie, in provincia di Taranto. Gira il mondo da giovanissimo e collabora con numerosi magazine e quotidiani nazionali, realizzando reportage di viaggi. Dirige cortometraggi e documentari. Le sue fotografie sono state esposte in diversi Paesi e ha pubblicato oltre una ventina di volumi illustrati per i più importanti editori italiani. Ha firmato la raccolta di racconti Il contrario del sole (Versante Sud, 2010) e Montagne (Elliot, 2012) insieme a Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Franco Arminio, Andrea Bocconi e altri. È anche autore dei romanzi Sciamenesciá (Elliot, 2016), La ballata dei Sassi e Troppa notte intorno a me (ambedue pubblicati da Sperling & Kupfer nel 2019 e 2021). Per Rizzoli, invece ha pubblicato Sogno a Sud (2020) e La luce che non ti ho raccontato (2022).

In copertina:  Perdasdefogu (NU), Sardegna - Ph. Carlos Solito©

UMANITÀ. I volti nel tempo  
Parco Guerrieri Gonzaga, Villa Lagarina (TN)
dal 17 giugno al 29 ottobre 2023