Lo sceneggiatore

Andrea Garello

Come nasce un soggetto cinematografico? Da un'idea. Che spesso viene raccontata a voce ad un regista o ad un produttore. Per trovare una buona idea per realizzare un film occorre conoscere bene il cinema, i suoi meccanismi più intimi.
Age e Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Ennio Flaiano, Cesare Zavattini, Vincenzo Cerami, Tonino Guerra, per citare solo alcuni dei nomi più noti. Tutti profondi conoscitori della macchina del cinema. Dalle loro idee sono stati realizzati i caposaldi che fanno grande la storia del cinema italiano.
Dall'idea nasce il soggetto, un testo breve che dovrebbe essere contenuto, secondo gli esperti, tra le tre e le dieci pagine. Dal soggetto si crea la scaletta: è la fase analitica del racconto che lo ripercorre momento per momento. Nella scaletta l'autore indica anche le location dove si dovranno svolgere le singole scene. 

Alla base di una buona sceneggiatura c'è una buona scaletta, divisa ordinatamente in scene
Suso Cecchi D'Amico

Il "trattamento" è una delle fasi della scrittura, oggi spesso trascurata. Vincenzo Cerami, scrittore e sceneggiatore, descrive questo passaggio come la stesura di una vera e propria novella che può svolgere la funzione di ponte per arrivare alla sceneggiatura finale.

Andrea Garello ha iniziato scrivendo le sitcom Disokkupati e Via Zanardi 33 per poi firmare la sceneggiatura di film di successo come Amnésia, nato dalla collaborazione con il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, candidato ai Nastri d’Argento nel 2002 per il premio al miglior soggetto, e la commedia Smetto quando voglio (2014). In vent'anni di carriera si è diviso tra il mestiere di sceneggiatore e quello di insegnante alla Holden di Torino e al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Autoironico e modesto, sembra si dimentichi di aver messo il suo nome su uno dei soggetti cinematografici più fortunati degli ultimi anni. La trama di Smetto quando voglio, scritta a sei mani insieme al regista del film -  il geniale Sydney Sibilia - e Valerio Attanasio, ha ricevuto critiche più che positive dalla stampa:

Finalmente un film con soggetto, cast di prim'ordine, sceneggiatura che resiste fino all'ultima battuta
Il Sole 24 Ore

Addirittura, all'uscita della pellicola nei cinema, ci fu chi la paragonò ad una sorta de I soliti ignoti in chiave contemporanea salutandola come il segnale di una possibile rinascita della commedia all'italiana. 

Andrea Garello è nato a Venezia nel 1966. Dopo una prima esperienza come attore, sceglie la scrittura per il cinema e per la televisione. I film più recenti come sceneggiatore sono Senza nessuna pietà (2014), le commedie Tafanos (2018) e Uno di famiglia (2018).