Francesco Nuti e i Giancattivi

La scomparsa dell'attore toscano

Francesco Nuti ha attraversato il cinema come una luminosa meteora, sempre inclassificabile tra passione per il biliardo, la musica, gli amori e le delusioni private.

Il 12 giugno, in una clinica romana, dopo una lunga malattia, se n'è andato all'età di 68 anni Francesco Nuti, il "comico triste", interprete e regista di film di successo negli anni Ottanta, nato artisticamente nel trio dei Giancattivi insieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Con loro raggiunge la popolarità in teatro ma soprattutto sul piccolo schermo grazie al programma trasmesso da Rai Uno tra il 1977 e il 1979 Non Stop, grande fucina televisiva di giovani talenti firmata da Enzo Trapani e Bruno Voglino

Nel filmato che vi proponiamo, una scenetta comica dei Giancattivi tratta da una puntata di Non Stop del 1979.

Nato a Firenze il 17 maggio 1955, Nuti esordisce al cinema con Ad ovest di Paperino nel 1981, regia di Alessandro Benvenuti. E' la sua età felice in cui riesce, come attore e poi come regista, a portare sul grande schermo storie romantiche e insieme satiriche, con l'aggiunta della sua "toscanità ruspante", proprio nel momento in cui la commedia italiana scopre il "regionalismo". Appartengono a questo periodo i film Madonna che silenzio c'è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983), Son contento (1983) e Casablanca, Casablanca (1985) il primo film di cui firma anche la regia.

Poesia, humor e talento interpretativo: un mix che conquista il pubblico ma che si annacqua lentamente fino ad esaurirsi nella seconda metà degli anni Ottanta. I critici gli rimproverano prima un'ossessiva ricerca di diversificare se stesso (Tutta colpa del paradiso, 1985; Caruso Pascoski di padre polacco, 1988; Willy Signori e vengo da lontano, 1989) e poi una eccessiva rincorsa del tempo perduto (Il signor Quindicipalle, 1998). 

Nel 1994 esce nelle sale OcchioPinocchio che segna l'incontro di Nuti con il suo conterraneo Collodi e con le avventure del burattino discolo e ribelle. Film che resta a detta della critica, una "grande opera incompiuta". 

L'ultima apparizione di Francesco Nuti sullo schermo risale al 2005, attore nel poliziesco di Claudio Fragasso Concorso di colpa. Consumato dalla depressione e dall'abuso di alcool, nel 2006 cade dalle scale di casa e si procura un grave trauma cranico. Gli anni successivi sono segnati da una faticosa rieducazione e da ricadute che non gli consentiranno più di riprendersi la scena. Il fratello Giovanni lo aiuterà a scrivere una biografia: Sono un bravo ragazzo - Andata, caduta e ritorno (Rizzoli, 2011).

L'11 maggio 2014 i suoi amici più cari, Carlo Conti, con Masini, Panariello e Pieraccioni, organizzano Buon Compleanno Francesco Nuti, uno spettacolo al Mandela Forum che si svolge alla presenza dello stesso attore che qualche giorno dopo, il 17 maggio, avrebbe compiuto 59 anni. Nel 2016 Nuti viene colpito da emorragia cerebrale.

Francesco era un grande che non ha bisogno di presentazioni: ha fatto la storia della commedia all'italiana, per noi che siamo venuti dopo, con Benigni, Poli e i Giancattivi è stato un punto di riferimento
Carlo Conti