Barbra Streisand, caparbietà e tanto talento

Gli 80 anni di una star

Il 24 aprile 2022 Barbra Streisand compie 80 anni. In questra gallery fotografica, gli scatti che riassumono una straordinaria carriera, costruita con caparbietà e grande talento da una donna che è diventata un'icona al femminile di libertà e di coraggio.

Barbra ha 16 anni quando sostiene le sue prime audizioni in teatro ma senza successo. Il "brutto anatroccolo di brooklin" non riesce a farsi apprezzare: troppo stravagante, troppo lontana dagli schemi imposti da Broadway. Ma non si dà per vinta e continua a provare. Finché, poco più tardi, ha un incontro decisivo per la sua futura carriera: in un'aula del corso di recitazione che frequenta incontra l’attore Allan Miller e comincia a seguire le sue lezioni. Attraverso di lui scopre un mondo colto e sofisticato e decide che vuole farne parte.

Barbra è divertente, originale. Frequenta diverse lezioni di recitazione, tra cui quelle di Strasberg, ma smette presto di seguirle. Solo Allan Miller vede il potenziale del suo talento
Dal documentario Nascita di una stella di Nicolas Maupied

A 18 anni Barbra non ha mai studiato ma ha un talento nascosto, che nessuno immagina, un’arma segreta: la sua voce. Si esibisce nei cabaret e nei locali gay di Manhattan. L’interpretazione di ogni brano è unica e lascia il pubblico pietrificato dall’emozione. Tutti gli show televisivi vogliono far conoscere all’America questa splendida voce. E’ un successo.

Il suo primo contratto lo firma con un elegante nightclub della Grande Mela, il Blue Angel: inizia la carriera di cantante di Barbra. Ma il suo primo amore rimane il palcoscenico e lei, ostinata e decisa a farcela, non vuole rinunciarci. Così riprende a fare provini per Broadway.

Non volevano che recitassi, ma volevano sentirmi cantare
Barbra Streisand

Nel 1961 la Streisand fa il secondo incontro fortunato della sua vita: il manager Martin Erlichman che gli farà da agente per tutta la sua carriera, e che nel 1962 le procura una piccola parte a Brodway nel musical I can get it for you Wholesale. Sul palcoscenico, insieme a Elliot Gould (con cui si sposerà nel 1964), canta e balla nel ruolo di un’eccentrica segretaria zitella. 

E’ il piccolo schermo a permetterle di svelare un altro aspetto del suo talento: un innato senso per la commedia brillante. Il che fa di lei un personaggio femminile atipico per gli standard dell’epoca. Così diventa un’ispirazione anche per il movimento femminista che negli Stati Uniti, negli anni Sessanta, rivendica pari diritti e pari opportunità con gli uomini.

Dopo la pubblicazione dei primi due album musicali, firma un contratto con la CBS che le assicura il pieno controllo artistico sulla sua attività di cantante, il primo nella storia della discografia per una donna. E, finalmente, attraverso il successo che riscuote come cantante, riesce ad ottenere il suo primo ruolo da protagonista a Broadway, al Winter Garden Theater nell’autunno del 1964. Il copione sembra scritto proprio per lei: Funny Girl racconta la vita di una giovane donna che sogna di diventare attrice ma nessuno crede in lei a tal punto da darle una chance di dimostrare il suo talento. Due settimane dopo il debutto, il volto di Barbra è stampato sulla copertina del Time che la celebra come la “nuova stella di Brodway”.

L’opportunità di approdare ad Hollywood arriva per la Streisand quando il regista tre volte vincitore dellOscar William Wyler, decide di trasferire sulla pellicola la commedia musicale Fanny Girl (1968), interpretata in teatro quattro anni prima dall'attrice. Il film ripete il successo del musical teatrale e Barbra diventa la star più pagata del cinema americano, battendo il record detenuto fino a quel momento da Elizabeth Taylor. Ora tutti la apprezzano, le persone goffe e disadattate la venerano come un idolo, riconoscendosi in lei e nella sua originalità, convinti che se ce l’aveva fatta lei, anche loro avrebbero avuto delle possibilità.

Io non sono una star, non mi piace essere considerata una star. Mi sento a disagio con questa aura. Sono solo una grande lavoratrice. Lavorare mi rende felice, è quello che amo, ciò in cui credo
Barbra Streisand

Cerimonia di consegna degli Academy Awards del 1969: la sfida per aggiudicarsi la statuetta come migliore attrice protagonista se la giocano la giovane Barbra Streisand e la grande Katherine Hepburn. Sarà quest'ultima a dover cedere le armi alla ex “ragazza di Brooklin”: Barbra la spunta anche su una delle glorie del cinema di sempre.

La carriera di Barbra Streisand alla fine degli anni Sessanta è più che mai splendente. Nel 1969 gira Hello, Dolly!, diretta da Gene Kelly, film tratto ancora una volta da un musical di Broadway. Ma si avvicinano i rivoluzionari anni Settanta e, a quasi quarant’anni, la Streisand è costretta a mettere un punto al passato. La sua intelligenza e i consigli del suo manager, la convincono che per mantenere il successo sia necessario un cambiamento. Camaleontica per natura, riesce a trasformarsi senza traumi. Inventa un nuovo look, si lascia alle spalle il precedente genere musicale e si adatta alla moda culturale che si va affermando in quel momento: il pop.

Ritiene sia arrivato anche il momento di affrontare un ruolo sexi e Barbra lo fa accettando la parte di Doris ne Il gufo e la gattina (1970) film di Herbert Ross, in cui recita in coppia con George Segal. Passando con disinvoltura da un genere ad un’altro, interpreta diversi personaggi: dalla squinternata protagonista di Ma papà ti manda sola? (1972) con Ryan O’Neel e Ma chi te l’ha fatto fare? (1974), alla romantica e impegnata Katy di Come eravamo (1975) con Robert Redford, al remake in versione rock di E’ nata una stella (1976), prodotto dalla sua azienda con un budget di oltre 6 milioni di dollari, per il quale vince l'Oscar alla migliore canzone e il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale.

Alla fine degli anni Settanta con Ryan O'Neal rimette insieme la coppia vincente di Ma papà ti manda sola?, in una divertente commedia sul mondo della boxe: Ma che sei tutta matta? (1979). Ora non le resta che passare dall’altra parte della macchina da presa. Lo fa con i film Yentl (1983) e Il principe delle maree (1991), in cui è contemporaneamente attrice, produttrice e regista. Anche qui ha successo, tant'è entrambe le pellicole ricevono numerose nomination all'Oscar.

Nel 1995 riceve il Grammy award alla carriera mentre continua a pubblicare album che vendono milioni di copie in tutto il mondo.