Dani Shapiro, Segnali di fuoco
Sentirsi riconosciuti
Nelle pagine iniziali di Segnali di fuoco di Dani Shapiro (Neri pozza, traduzione di Gaja Lombardi Cenciarelli) si racconta un incidente d'auto: alla guida c'è Theo Wilf che ha solo quindici anni e accanto a lui Misty, la ragazza che gli piace. In macchina c'è anche Sarah, sorella maggiore di Theo, che ha bevuto e ha incoraggiato il fratello a cimentarsi nell’impresa. Vanno a sbattere contro la quercia vicino casa loro e Misty si spezza il collo. Siamo nel 1985 e il racconto della storia dei Wilf si sposta avanti e indietro nel tempo. In famiglia non si parla della morte di Misty (Sarah ha detto che guidava lei e non ci sono state conseguenze): Theo ha avuto un periodo di sbandamento, è andato in Argentina, poi è tornato negli Stati Uniti e ha aperto un ristorante di successo a Brooklyn; Sarah vive a Los Angeles con il marito e due figlie, fa la produttrice, guadagna bene, ma beve troppo e ha un amante minaccioso. Il vero protagonista del romanzo, il personaggio che la scrittrice guarda con più affetto, è Ben, il padre dei due ragazzi dell'inizio. Chirurgo toracico, ha sposato Mimi, che ama con tutto sé stesso; la loro era una vita perfetta fino all’incidente. Oltre ai Wilf, Shapiro mette in scena i loro vicini di casa, gli Shenkman: hanno un figlio unico, Waldo, intelligente e sognatore che per suo padre è una gran delusione. Ben, che si è trovato a dover aiutare Alice, la madre di Waldo a partorirlo, ritrova il ragazzo la notte che Mimi, affetta da Alzheimer, sparisce. Un legame di vita e di morte stringe persone che si trovano per caso a condividere la stessa strada: Shapiro parla dell’importanza di incontrare chi riesce a vederci al di là di ogni apparenza e della necessità di guardare in faccia la realtà, quale essa sia.
Dani Shapiro (New York, 10 aprile 1962) è autrice di sei romanzi tra cui Family History (2003), Black & White (2007) e Signal Fires (2022) e libri di memorie come Slow Motion (1998), Devotion (2010), Hourglass (2017), e Inheritance (2019). Nel febbraio 2019 ha creato un podcast chiamato Family Secrets. Insegna scrittura creativa in diverse università americane ed è cofondatrice della Sirenland Writers Conference a Positano.
Succede di crescere nella casa sbagliata, nella parte sbagliata del Paese. Succede di frequentare la scuola sbagliata. Di avere il padre sbagliato. Ma succede anche di sopravvivere a tutti questi traumi emotivi se si ha una forse due, persone che ti riconoscono per quello che sei. Sua madre lo ha visto. E vedendolo lo ha salvato. E, una notte d’inverno, quando aveva la metà degli anni che ha ora, un vecchio medico lo ha abbracciato e si è dondolato avanti e indietro come se lui e Waldo stessero ascoltando la stessa musica, quasi impercettibile.
Dani Shapiro (New York, 10 aprile 1962) è autrice di sei romanzi tra cui Family History (2003), Black & White (2007) e Signal Fires (2022) e libri di memorie come Slow Motion (1998), Devotion (2010), Hourglass (2017), e Inheritance (2019). Nel febbraio 2019 ha creato un podcast chiamato Family Secrets. Insegna scrittura creativa in diverse università americane ed è cofondatrice della Sirenland Writers Conference a Positano.