Susanna Bissoli, I folgorati

La salvezza e la scrittura

Vera, la protagonista di I folgorati di Susanna Bissoli (Einaudi) è alle prese con una recidiva del cancro al seno. Decide di tornare a casa dal vecchio padre: anche lui non sta molto bene, potranno aiutarsi. Frugando tra le cose paterne, la protagonista scopre una serie di quaderni e il padre le affida il compito di trascrivere al computer il suo manoscritto sotto dettatura. Nel romanzo di Bissolati la riflessione sul tema della morte, quella propria che si teme vicina, quella della madre, avvenuta per la stessa malattia, quella di una fantomatica santa locale che diceva di aver previsto la data della sua fine, quella degli animali domestici, s’intreccia alla cronaca di una vita quotidiana fatta soprattutto di pensieri sulla scrittura. Oltre a Vera e a suo padre, coprotagonisti del libro sono la sorella Norma, che a volte è indispensabile e a volte un po' molesta, l’affezionata nipotina Alice, e Franco, il medico che le vuole bene ma non riesce a starle accanto nella malattia. Una narrazione basata soprattutto su splendidi dialoghi che tra italiano e dialetto ci fanno condividere l'intimità di un padre e una figlia molto meno distanti tra loro di quanto credevano di essere. 

A un tratto mi pare di capire, quello che stiamo facendo io e papà. Noi non guardiamo indietro, no: guardiamo giù dall’alto, come da un satellite, da un altro pianeta. Attraverso il lucernario guardo il mio seno mutilato, le mie cosce strabordanti in questa fredda culla azzurrina. Incrocio le mani sul petto e mi immagino che là fuori ci siano quindicimila persone assiepate, in attesa della mia morte. Il brusio delle loro preghiere si alza e mi avvolge uniforme e vibrante come quello di un immenso motore. Mi impongo di restare immobile, a occhi chiusi. Ci resto così a lungo che mi chiedo se riuscirò più a muovere un muscolo, se non mi abbia preso una paralisi. Finché non sento dei passi felpati e una mano calda che stringe la mia. Apro gli occhi e c’è Franco seduto a bordo vasca.

Susanna Bissoli (Verona 1965) ha studiato lingue, mediazione culturale e didattica dell'italiano per stranieri. È autrice della raccolta di racconti Caterina sulla soglia (2009) e del romanzo Le parole che cambiano tutto (2011), entrambi pubblicati da Terre di Mezzo. Appassionata di teatro, da circa vent'anni conduce laboratori di narrazione interculturale, specialmente con gruppi di donne. Per Einaudi ha pubblicato I folgorati (2024)