"Notturno" di Gianfranco Rosi

Una coproduzione italo-franco-tedesca

La commissione Anica aveva deciso che il documentario di Gianfranco Rosi, Notturno, avrebbe rappresentato l'Italia agli Oscar 2021, per la selezione della categoria International Feature Award. Ma l'annuncio ufficiale di tutte le nomination il 15 marzo ha fatto tramontare le speranze di vedere il titolo in gara per l'ambita statuetta. Il film di Rosi era entrato nella shortlist dei quindici migliori documentari ma alla fine e' stato escluso dalla cinquina.

La scelta per Anica non era stata facile, in ballo per la prestigiosa selezione, c'erano molti titoli interessanti: da Aspromonte, la terra degli ultimi di Mimmo Calopresti a Pinocchio di Matteo Garrone, da Favolacce dei fratelli D'Innocenzo a Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti.

Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno
Gianfranco Rosi

Leone d’Oro con Sacro Gra, Orso d’Oro e Nomination agli Oscar con Fuocoammare, il regista italiano Gianfranco Rosi è tornato nel 2020 al Festival di Venezia in Concorso con Notturno, girato nel corso di tre anni trascorsi sui confini fra Siria, Iraq, Kurdistan e Libano. Notturno è stato anche nella Selezione Ufficiale del Toronto International Film Festival.

Nel nuovo film di Gianfranco Rosi la guerra non appare direttamente: lo spettatore ne avverte la presenza nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico. Un cantore di strada intona le lodi dell’Altissimo. Un bracconiere fra i canneti e i pozzi di petrolio. La grazia delle guerrigliere peshmerga. I terroristi dello Stato Islamico in carcere. L’angoscia di una madre yazida per la figlia prigioniera. Alì, adolescente, che fatica per portare il pane ai suoi fratelli. I segni della violenza e della distruzione sono ovunque ma resta in primo piano l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. 

Gianfranco Rosi firma, oltre alla regia, la fotografia e il suono;  il montaggio è di Jacopo Quadri, con la collaborazione di Fabrizio Federico.

Il film è una produzione 21Uno Film - Stemal Entertainment con Rai Cinema, con il contributo di Dg Cinema e Audiovisivo – Mibact e con il supporto di Eurimages, in associazione con Istituto Luce – Cinecittà, prodotto da Donatella Palermo per Stemal Entertainment e Gianfranco Rosi per 21Uno Film.

Una coproduzione Italo Franco Tedesca con Les Films D’Ici in coproduzione con Arte France Cinéma e con No Nation Films – Mizzi Stock Entertainment.

Distribuito in Italia da 01 Distribution.