Enrica Ferrara, Mia madre aveva una cinquecento gialla

La latitanza del padre

Gina cresce a Napoli con il padre, la madre, e la sorella maggiore, Betta. La sua è un’infanzia serena fino al 1980, quando ha dieci anni: da un momento all'altro il padre scompare. In Mia madre aveva una cinquecento gialla, pubblicato da Fazi, Enrica Ferrara mescola realtà e fantasia, rievocando la figura paterna: il Mario Carafa del libro s'ipira alla figura di suo padre, Angelo Ferrara, vicedirettore del Banco di Napoli, costretto a lasciare casa e famiglia in seguito agli intrighi del proprio partito, la Democrazia Cristiana. Ferrara racconta il dolore di Gina per l’assenza paterna (da piccola lo rivede solo due volte in circostanze rocambolesche, mentre a diciassette anni passa una giornata a chiarire con lui i nodi della sua sparizione), l’ostracismo subito dalle compagne di scuola (tutte tranne Sara, con cui architetta una fuga avventurosa nell'intento di raggiungere il padre a Ponza), l’amicizia con l’ambito e gentile Terenzio, ma anche le difficoltà della madre, rimasta sola con due figlie senza alcun sostegno economico. I segreti degli anni ottanta (l’omicidio di Moro, il rapimento di Ciro Cirillo) e la storia di una famiglia sono al centro di questo potente romanzo che restituisce i turbamenti di una ragazzina rimasta priva del suo punto di riferimento e insieme l’atmosfera torbida degli anni del terrorismo.

Ogni giorno che trascorrevo sulla spiaggia in solitudine, mi veniva in mente mio padre. Mi chiedevo dove fosse, se fosse vivo o morto, se stesse scappando dai brigatisti o se invece fosse rintanato in un posto tipo quello in cui eravamo finite noi. Magari era tornato a Margine Rosso. Oppure era riuscito ad andare all'estero sotto falso nome. Quando ero particolarmente malinconica e mi sentivo disperata e sola al mondo, immaginavo che arrivasse al campeggio all'improvviso.

Enrica Ferrara, nata a Napoli, vive a Dublino da oltre vent’anni. Ha pubblicato numerosi saggi su letteratura e cinema, in particolare su Italo Calvino, Elena Ferrante, Natalia Ginzburg, Pier Paolo Pasolini e Domenico Starnone. Lavora al Trinity College e collabora con l’Istituto Italiano di Cultura a Dublino. Mia madre aveva una Cinquecento gialla è il suo primo romanzo.