Federico Fubini, Gli europei e la democrazia

La realtà e la percezione della realtà

Recenti sondaggi rivelano che il 57 per cento degli italiani crede che la libertà di esprimere la propria opinione in Italia non sia tutelata; solo il 28 per cento dice che c'è una possibilità di migliorare il proprio tenore di vita; solo il 23 per cento crede che la giustizia in Italia sia uguale per tutti. Il 57 per cento degli italiani dice che non importa chi vince le elezioni perché non fa differenza. Tutti noi viviamo in bolle culturali che non ci consentono di capire cosa pensa la maggioranza dei cittadini. Federico Fubini nel 2019 al festival della Comunicazione di Camogli osserva come  molti italiani si sentano insicuri verso le loro idee e verso la loro persona. Si esprime un profondo scetticismo verso il sistema pubblico, verso la sua capacità di tutelarci. In Italia l'indice di criminalità è minore di quello svedese, francese, americano eppure la gente dà risposte allineate a Brasile e Sud Africa, c'è un'insicurezza radicata nella nostra testa.

Dobbiamo ribaltare la prospettiva: di solito riflettiamo su cosa c'è nella testa dei politici, mentre non riflettiamo su cosa c'è nella testa dei cittadini, a cosa sono disposti a rinunciare i cittadini in cambio di una promessa.


Federico Fubini (Firenze, 1966) è inviato e editorialista di economia del Corriere della Sera, di cui è vicedirettore ad personam. Da Mondadori ha pubblicato: Noi siamo la rivoluzione (2012), con cui ha vinto il Premio Estense, La via di fuga (2014) e La maestra e la camorrista (2018). Nel 2019 esce per Longanesi Per amor proprio, perché l'Italia deve smettere di odiare l'Europa (e di vergognarsi di sé stessa).