"Cristo si è fermato a Eboli" di Francesco Rosi
40 anni fa il film per la tv in 4 episodi
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Cristo si è davvero fermato a Eboli, dove la strada e il treno abbandonano la costa di Salerno e il mare, e si addentrano nelle desolate terre di Lucania. Cristo non è mai arrivato qui, né vi è arrivato il tempo, né l’anima individuale, né la speranza, né il legame tra le cause e gli effetti, la ragione e la Storia
Quarant'anni fa, il 17 dicembre del 1980, a poche settimane dal sisma che devastò la zona irpino-lucana della Penisola, la Rai manda in onda il primo episodio della versione televisiva del film, più lunga di quella cinematografica (270 minuti contro150), articolata in 4 episodi, trasmessi fino al 7 gennaio 1981. Per la prima volta didponibile on line su Raiplay qui: Cristo si è fermato a Eboli.
Carlo Levi, giunto a Gagliano, inizia a fare piccole passeggiate giornaliere in compagnia del cane Barone e lentamente entra in contatto con la popolazione che finisce per chiedergli di esercitare la professione di medico. Si dedica alla pittura e si intrattiene con gli abitanti, con il podestà, con il parroco Don Trajella. Riottenuta la libertà, torna a Torino dove scriverà un libro su quella straordinaria esperienza. Con Filippo La Porta Rai Cultura/Letteratura ha ripercorso le circostanze della scrittura di Cristo si è fermato a Eboli, il rapporto di Levi con questa sua opera e il dibattito all'interno del partito comunista italiano che seguì la sua pubblicazione.
Nel video un promo del film per la TV del 1980