Šostakovič e le grandi liriche

Concerti per la ripresa

30 Lug 2020 > 30 Lug 2020
È uno dei direttori d’orchestra italiani più affermati all’estero. Attualmente ricopre incarichi prestigiosi presso l’Opera di Zurigo, l’Orchestra della Radio Danese, ed è Direttore Musicale designato della Dallas Symphony Orchestra. È Fabio Luisi, protagonista del settimo e ultimo dei “Concerti per la ripresa” dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma giovedì 30 luglio alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in diretta su Radio3 e in streaming sul portale di Rai Cultura.
Negli ultimi anni Luisi è stato protagonista di diversi concerti di successo con l’Orchestra Rai, a Torino ma anche nell’Aula del Senato della Repubblica, in occasione del concerto di Natale del 2018.

È stato Direttore Principale dei Wiener Symphoniker – ha ricevuto dall’orchestra la medaglia e l’anello d’oro intitolati a Bruckner –, Direttore Musicale Generale della Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper di Dresda, Direttore Principale del Metropolitan di New York e del Maggio Fiorentino. 

Per il suo ritorno con la compagine Rai propone due pagine novecentesche: la suite dalle musiche di scena per Quiet City dello statunitense Aaron Copland e la Sinfonia n. 14 di Dmitrij Šostakovič, protagonista indiscusso della musica sovietica dalla Seconda Guerra Mondiale in poi. Con lui solisti illustri come il soprano austriaco Sandra Trattnigg, partner abituale dei maggiori direttori di oggi tanto nell’opera quanto nel repertorio sinfonico, e il basso-baritono tedesco Matthias Goerne, universalmente acclamato anche come interprete di Lieder.
Quiet City è un dramma scritto nel 1939 da Irwin Shaw, e narra le vicende diverse di due fratelli, uomo d’affari l’uno, indipendente e non convenzionale l’altro, che si aggira di notte per la città suonando la tromba e cercando di riprodurre le emozioni delle persone che incontra. Dalle musiche di scena composte per Quiet City Copland trasse nel 1940 una breve suite per corno inglese, tromba e archi, che traduce le suggestioni del lavoro di Shaw in sonorità rarefatte e sospese. 
Si rivolge invece alla poesia più alta – il concerto si intitola appunto “Šostakovič e le grandi liriche” – la Sinfonia n. 14 per soprano, basso, archi e percussioni. Siamo nel 1969, in avanzato disgelo: Šostakovič dà suono a versi di Federico García Lorca, Guillaume Apollinaire, Vilgelm Kyukhelbeker e Rainer Maria Rilke in undici pagine di eccezionale efficacia. Il tema comune è la morte, inquadrata in situazioni diverse e letta con diverse implicazioni, alternando drammaticità e distensione, rassegnazione e protesta. Giunto al vertice della sua maturità il compositore aggiunge alla sua storia già imponente di sinfonista una tessera anomala, impiegando la voce e sostituendo ai grandi organici a lui abituali le sonorità eterogenee di archi e percussioni. La musica interpreta i testi poetici, spesso “difficili”, con evocazioni stilizzate e sempre pertinenti, aggiungendovi una intensa carica espressiva e una comunicatività immediata, espandendo il senso delle parole in una dimensione emotiva al tem-po stesso forte e contenuta.

Per motivi legati all’emergenza sanitaria, come per tutti gli altri “Concerti per la ripresa”, per i professori dell’OSN Rai, per gli artisti e per tutte le persone coinvolte, saranno attuate le necessarie norme di sicurezza e non sarà previsto l’accesso in sala del pubblico. La musica firmata Rai arriverà comunque nelle case di tutti gli italiani attraverso Radio3 e il portale di Rai Cultura, che trasmetteranno il concerto in diretta e in streaming.
 


Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Fabio Luisi direttore
Sandra Trattnigg soprano
Matthias Goerne baritono

Aaron Copland (1900 – 1990)
Quiet City, suite dalle musiche di scena (1940)

Franco Tangari corno inglese
Roberto Rossi tromba


Durata: 10’
 

Dmitrij Šostakovič (1906 – 1975)
Sinfonia n.14 in sol maggiore op.135 per soprano, basso, archi e percussioni (1969)
  • De profundis - Adagio
  • Malagueña - Allegretto
  • Lorelei – Allegro molto
  • Samoubijca (Il suicida) – Adagio
  • Nacheku (In guardia) – Allegretto
  • Madam, posmotrite! (Signora, guardi!) – Adagio
  • V tjur’me Sant’e (In prigione) – Adagio
  • Ovtet zaporozhskikh kazakov kostantinopol’skomu sultanu (La risposta del cosacco Zaporozian al sultano di Costantinopoli) – Allegro
  • Delvig, Delvig! – Andante
  • Smert’ poeta (La morte del poeta) – Largo
  • Zakljuchenie (Conclusione) - Moderato

Durata: 50’
 

Partecipano al Concerto:

Violini primi
*Alessandro Milani (di spalla)
°Marco Lamberti
Antonio Bassi
Lorenzo Brufatto
Irene Cardo
Aldo Cicchini
Roberto D’Auria
Patricia Greer
Valerio Iaccio
Martina Mazzon
Matteo Ruffo
Elisa Schack

Violini secondi
*Roberto Righetti
Valentina Busso
Enrichetta Martellono
Pietro Bernardin
Roberta Caternuolo
Alessandro Di Giacomo
Rodolfo Girelli
Paolo Lambardi
Arianna Luzzani
Carola Zosi

Viole
*Ula Ulijona
Margherita Sarchini
Matteo Giovanni Brasciolu
Federico Maria Fabbris
Riccardo Freguglia
Agostino Mattioni
Davide Ortalli
Clara Trullen

Violoncelli
*Pierpaolo Toso
Marco Dell’Acqua
Stefano Blanc
Amedeo Fenoglio
Michelangiolo Mafucci
Fabio Storino

Contrabbassi
*Francesco Platoni
Antonello Labanca
Alessandra Avico
Friedmar Deller

Corno inglese
Franco Tangari

Tromba
*Roberto Rossi

Percussioni
Carmelo Giuliano Gullotto
Alberto Occhiena

Celesta
Maria Antonietta Maldera

*prime parti
°concertini

Alessandro Milani suona un violino Francesco Gobetti del 1711 messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale di Milano.
 

Il concerto è trasmesso in diretta su Radio3 per Il Cartellone di Radio3 Suite e su questa pagina del sito Rai Cultura.
Riprese a cura del Centro di Produzione Rai di Torino.