La crisi ecologica, con i cambiamenti climatici in corso e le previsioni allarmanti di migrazioni climatiche di massa, la desertificazione di ampie zone del pianeta, il sovraffollamento e l’inquinamento sempre più insostenibili delle grandi aree metropolitane, con conseguenze drammatiche per la salute della popolazione, il problema dei limiti allo sviluppo della tecnica a tutela dei principi etici e della dignità della persona umana, le grandi potenzialità ma al tempo stesso i pericoli dello sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale, sono alcune delle principali difficili sfide davanti alle quali si trova l’uomo contemporaneo e la sua civiltà. Le risposte non possono arrivare da una scienza e da una tecnica che non siano guidate, come è sempre stato in passato, dalla filosofia e dal patrimonio di conoscenza che abbiamo ereditato delle civiltà classiche, che, prima ancora del cristianesimo e insieme ad esso, sono alla base della civiltà europea e occidentale e quindi della “società globale” di oggi. Le risposte non possono arrivare da una scienza e da una tecnica che non siano guidate, come è sempre stato in passato, dalla filosofia e dal patrimonio di conoscenze che abbiamo ereditato delle civiltà classiche, che sono alla base della civiltà europea e occidentale e quindi della “società globale” di oggi.
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