Margherita Hack (Firenze 12 giugno1922 - Trieste 29 giugno 2013), astronoma e astrofisica, una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana dei nostri giorni, nota a livello mondiale soprattutto per i suoi studi nell’ambito dell’astrofisica. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia - l'Osservatorio astronomico di Trieste, dal 1964 al 1990 -, nella sua vita ha svolto un’importante e costante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione di molte categorie di stelle, accompagnata da una notevole produzione di saggi scientifici.
A Firenze frequenta la facoltà di Fisica e si laurea con una tesi sulle Cefeidi, una classe di stelle che consentono la misurazione delle distanze cosmiche fino a qualche decina di milioni di anni luce. Ad Arcetri, presso l’Osservatorio astronomico, inizia i suoi studi di spettroscopia stellare, destinata a diventare il suo principale campo di ricerca. Nel 1954 si trasferisce all’Osservatorio di Merate, una succursale dello storico Osservatorio di Brera e poi, nel 1964, a Trieste, dove si occupa di radioastronomia, lo studio delle stelle nella gamma delle onde radio.
Sempre negli anni Sessanta, tiene corsi di astrofisica e di radioastronomia presso l’Istituto di Fisica dell’Università di Milano. Inizia anche diverse collaborazioni con università straniere in qualità di ricercatore in visita, tra cui l’Università di Berkeley (California), l’Institute for Advanced Study di Princeton (New Jersey), l’Institut d’Astrophysique di Parigi (Francia), gli Osservatori di Utrecht e Groningen (Olanda) e l’Università di Città del Messico, arrivando a pubblicare oltre 250 lavori originali su riviste internazionali: il trattato Stellar Spectroscopy, scritto a Berkeley nel 1959 assieme a Otto Struve, è considerato ancora oggi un testo fondamentale.
All’Università di Trieste nel 1980 creò un “Istituto di Astronomia” che fu poi sostituito nel 1985 da un “Dipartimento di Astronomia”. La Hack lo diresse fino al 1990, diventando così la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico. Dal 1982 inizia una stretta collaborazione con la sezione astrofisica della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa).
Durante gli anni trascorsi all’Osservatorio di Trieste, la Hack intraprende anche un nuovo impegno, quello di divulgatrice scientifica, attraverso pubblicazioni per il grande pubblico, conferenze, partecipazioni televisive e la collaborazione a giornali e periodici specializzati, fino a fondare nel 1978 la rivista "L'Astronomia".
Margherita Hack è venuta a mancare il 29 giugno 2013 a Trieste all'età di 91 anni. Il suo nome è stato dato all''asteroide 1995 PC, denominato dall'Unione Astronomica Internazionale "8558 Hack".