Mike Bongiorno nasce a New York il 24 gennaio 1924, la famiglia era emigrata negli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento. Sin da giovane però ritorna in Italia con la madre: si trasferisce a Torino, in seguito alla separazione dei genitori. Inizia a collaborare come giornalista e in pieno secondo conflitto mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre, si ritrova prima come staffetta partigiana e poi prigioniero a Milano, al carcere di San Vittore, al fianco di Indro Montanelli. Con la fine della guerra decide di fare ritorno negli Stati Uniti, dove riprende a tempo pieno l’attività di giornalista, come corrispondente radiofonico. Proprio in radio trova il primo grande successo. Vittorio Veltroni, conosciuto nel suo lavoro radiofonico, lo convince a tornare e rimanere in Italia, indirizzandolo alle prime trasmissioni prodotte dalla Rai. E’ il 1954 e Mike Bongiorno esordisce come primo conduttore televisivo con la rubrica di interviste Arrivi e partenze. La definitiva consacrazione televisiva, anticipata come detto già da quella radiofonica, arriva però un anno dopo, nel 1955, con il quiz Lascia o Raddoppia?, che diventa presto un vero e proprio fenomeno di costume. Seguono a breve distanza altri programmi che lo consacrano a vera e propria figura di famiglia degli italiani, in un periodo dove gli apparecchi televisivi si cominciano a diffondere e a rappresentare uno tra i pochi svaghi quotidiani nel nostro Paese. Tra il 1959 e il 1967 conduce Campanile sera, La fiera dei sogni, Giochi in famiglia, oltre a cinque edizioni del Festival di Sanremo. Nel 1970 il nuovo successo con la trasmissione innovativa Rischiatutto, che porta nuovi elementi nei format dei quiz televisivi. Seguiranno altre conduzioni di Sanremo e il programma Scommettiamo?. Agli inizi degli anni Ottanta il grande strappo: Mike passa alla televisione commerciale, aprendo un nuovo ciclo di trasmissioni diventate nel tempo di grande successo. Nel 1997 torna a Sanremo, per la sua undicesima e ultima conduzione. Nel 2009, dopo avere lasciato Mediaset, inizia un nuovo progetto in un’altra nota emittente privata, per condurre una nuova versione aggiornata di Rischiatutto. Questa volta però l’impresa non gli riesce, l’otto settembre 2009 se ne va, stroncato da un infarto a Montecarlo, all’età di 85 anni. Così nel libro La vita è tutta un quiz, Barbara Scaramucci e Claudio Ferretti, esaltano la sua principale caratteristica di conduttore che gli ha permesso di entrare a pieno titolo nelle case di tutti gli italiani: “In effetti che Mike sia il primo a sgranare gli occhioni leggendo una domanda su Leonardo, che non sappia nemmeno lontanamente la risposta e che non esiti minimamente a farlo vedere, che indulga spesso e volentieri, nelle sue esternazioni, in una filosofia a buon mercato in gran parte costruita su uno spicciolo buon senso da scompartimento ferroviario, su tutto questo nessun dubbio. Ma ha anche un pregio grosso come una casa, che in chi fa televisione si trasforma in un elemento tecnico fondamentale: l’autenticità; meglio la sincerità: meglio ancora, l’onestà dei proprio sentimenti”. Per ricordarlo in questo decimo anniversario dalla morte, ripercorriamone la vita e la carriera attraverso alcune preziose Teche Rai. Rivediamo i programmi, le partecipazioni e le principali conduzioni che hanno caratterizzato la vita artistica di Mike Bongiorno.