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Grande Guerra

1917/1918. I cappellani militari

Intro

Introdotto da Carlo Lucarelli, con gli interventi dello storico Roberto Morozzo della Rocca, il filmato descrive la difficile partecipazione alla guerra dei 24.000 ecclesiastici che prestano servizio nell'esercito. La maggior parte di costoro sono inquadrati nel servizio sanitario o in unità combattenti. Solo una piccola minoranza riceve l'incarico di cappellano militare, figura equiparata a quella dell'ufficiale, con il compito di sostenere il morale della truppa, prestargli assistenza religiosa e, almeno nelle intenzioni, risvegliarne lo spirito religioso inteso come disponibilità al sacrificio e senso del dovere. Se queste sono le direttive del vescovo di campo per i 2000 cappellani militari, molto diverso è il tradizionale insegnamento della chiesa e in particolare del Papa che, per tutta la durata del conflitto, continua ad invocare la pace.

Oltre al filmato, presentiamo una breve selezione di testi ed immagini che documentano i diversi modi in cui si cercava di impartire assistenza spirituale a uomini costretti a convivere con la costante presenza della morte

Documento: Rodolfo Bolner, Diario

In questo breve passo dal diario di un soldato trentino inquadrato nell'esercito austro-ungarico si riconosce il conforto che la pratica religiosa procurava a chi già nutriva un sentimento religioso.

Documento: Agostino Gemelli, Il nostro soldato

Dallo studio della psicologia dei soldati condotto durante la guerra dall'ufficiale medico e sacerdote Agostino Gemelli nascono le osservazioni qui riportate. Senza dare molta importanza alle manifestazioni esteriori di religiosità, spesso puramente superstiziose, che si moltiplicano sui campi di battaglia, Gemelli rivendica invece l'autentica funzione consolatrice della religione per i feriti e i moribondi.

Documento: Roberto Morozzo della Rocca, La Fede e la guerra

L'autore riporta la breve testimonianza di un cappellano gesuita che fa quel che può per confortare i soldati.

Le immagini contenuto in questo modulo vengono da diversi siti dedicati alla prima guerra mondiale.

1917/1918 - I cappellani militari

I cappellani militari, o “soldati di Dio” come qualcuno li ebbe a definire, furono a tutti gli effetti tra le figure più importanti e significative della Grande Guerra. I soldati trovavano nel proprio cappellano un prezioso confidente, un ponte tra l’orrore della guerra e i ricordi della propria terra o della propria famiglia; una speranza tra la violenza e la morte. Grazie alla figura del cappellano, il soldato poteva sentirsi al riparo dai turbamenti che la guerra procurava. Il richiamo alla dimensione religiosa era spesso in grado di attenuare o perfino annullare i sentimenti negativi.

Intro

Rodolfo Bolner

Diario


Don Giovanni Minzoni sul fronte del Carso

Don Giovanni Minzoni

(larchivio.org)


Agostino Gemelli

Il Nostro soldato


Il vescovo di campo Bartolomasi

Il vescovo di campo Bartolomasi

(Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito)


Roberto Morozzo Della Rocca

La fede e la guerra


Padre Mariano Cristina, cappellano militare

Padre Mariano Cristina, cappellano militare

(valledolomo1.com)