Il filmato, introdotto da Carlo Lucarelli con l’intervento dello storico Paolo Pozzato, spiega le scelte strategiche offensive del capo di stato maggiore dell’esercito italiano generale Luigi Cadorna, subentrato al generale Alberto Pollio proprio all’inizio del conflitto mondiale.
All’interno del modulo presentiamo inoltre una selezione di documenti e testimonianze che si riferiscono alla prima fase della guerra italiana sul fronte dell’Isonzo:
Documento: La Stampa, 17 giugno 1915
La prima pagina del quotidiano riporta trionfalmente la conquista della cima del Monte Nero, primo successo dell’esercito italiano a poco meno di un mese dall’entrata in guerra. A partire dal 23 giugno comincerà la prima delle 12 battaglie dell’Isonzo che si susseguiranno fino all’autunno del 1917
Documento: Carlo Salsa, Trincee. Confidenze di un fante
Tenente di fanteria sul fronte del Carso, Carlo Salsa raccolse le sue memorie in questo libro pubblicato nel 1924 che, come tanta letteratura postbellica, rappresenta una feroce denuncia della guerra, dei suoi orrori e della sua futilità. Nel brano scelto si descrivono le condizioni della prima linea nella zona del Monte San Michele che italiani e austriaci si contesero a lungo.
Documento: Lettera dal fronte, in Giovanna Procacci, Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra.
La lettera dell’anonimo soldato che ha lasciato la famiglia in Argentina descrive i combattimenti nella zona di Oslavia e la penosa condizione della vita di trincea.
Fotografie: Oltre a un ritratto del generale Cadorna, riportiamo alcune delle immagini del fronte isontino riprodotte dal sito storiaememoriadibologna.it
La tattica del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Luigi Cadorna, è quella dell’assalto frontale, teorizzata dal generale in un famoso opuscolo noto come Libretto rosso. Quella delle “spallate” è una strategia che caratterizza la guerra italiana durante tutte le battaglie dell’Isonzo, ma che sembra ignorare le innovazioni prodotte dalla guerra moderna. Interviene lo storico Paolo Pozzato.
(wikipedia)
(storiaememoriadibologna.it)
(storiaememoriadibologna.it)