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Grande Guerra

1914/1918. Sottomarini e blocco navale

Intro

Nel filmato, introdotto da Carlo Lucarelli, gli storici Bruna Bianchi, Mariano Gabriele e Paolo Pozzato ripercorrono la vicenda legata a una fase particolare della Grande Guerra: quella dei controlli e blocchi navali. Per tentare di aggirare l’embargo britannico e attuare un contro-blocco navale, la Germania impiega i temuti UnterseeBoot (U-Boot). Gli affondamenti di mercantili da parte dei sottomarini tedeschi spaventano non solo la marina degli avversari, ma soprattutto quella dei paesi neutrali.

All’interno del modulo, foto e documenti testimoniano le tappe della vicenda.

Documento: Bruna Bianchi. L’Arma della fame. Il blocco navale e le sue conseguenze sulla popolazione civile (1915-1919), pp. 8-11

Nel saggio citato, Bruna Bianchi affronta il tema del blocco navale attuato dalla Gran Bretagna nel corso del Primo conflitto mondiale, una strategia che provoca numerosi decessi per fame in Germania, in Austria e nei territori occupati, determinando in buona parte gli esiti interni ed esterni della Grande Guerra.

Documento: Discorso tenuto da Winston Churchill alla Camera dei comuni il 15 febbraio 1915

In un discorso tenuto ai Comuni, Churchill condanna apertamente la strategia d’attacco tedesca, definendola “un sistema di aperta pirateria e di omicidio [...] in alto mare”. Il responsabile della marina britannica preannuncia il rafforzamento del blocco, con ulteriori limitazioni alle possibilità di commercio della Germania e si dice convinto che il potere britannico sui mari, rappresentando la principale arma dell’Intesa, sarà determinante per le sorti della guerra.

Documento: La Stampa, 17 febbraio 1915

La prima pagina del quotidiano torinese è dedicata a una Nota ufficiale dell’Ambasciatore tedesco, all’indirizzo degli Alleati, nella quale si afferma che la Germania sarebbe pronta ad abbandonare la sua intenzione di attaccare le navi mercantili inglesi nel caso in cui la Gran Bretagna cessi la limitazione e il blocco di viveri verso la popolazione tedesca.

Documento: Richmond Times Dispatch, 14 febbraio 1915

Il quotidiano statunitense dedica una pagina alla struttura, all’utilizzo e alle potenzialità dei sottomarini. Lo sviluppo dei sottomarini spinge molte marine militari a dotarsene, al punto che nel corso della Grande Guerra quest'arma si rivela un impiego fondamentale.

Documento: Foto della cattura di un sommergibile austriaco (Olycom S.p.A.)
La foto, scattata nel 1915, ritrae un sommergibile austriaco catturato dalle forze italiane durante la I Guerra Mondiale.

1914/1918 - Sottomarini e blocco navale

La guerra sul mare tra Gran Bretagna e Impero Tedesco è anche una guerra economica. Il blocco navale britannico stringe la Germania in una morsa implacabile, strozzando le importazioni di materie prime e di generi alimentari. I tedeschi sono i primi a sfruttare le grandi potenzialità dei nuovi mezzi sottomarini: gli U-Boot. I tedeschi attaccano le navi mercantili, anche di paesi neutrali, che portano rifornimenti verso i porti dell'Intesa. È un'arma molto efficace, che solleva però gravi problemi politici e morali, e urta in modo particolare gli interessi economici degli Stati Uniti.

Intro

Bruna Bianchi

L'arma della fame. Il blocco navale e le sue conseguenze sulla popolazione civile



Winston Churchill

Discorso tenuto da Winston Churchill alla Camera dei comuni il 15 febbraio 1915


Cattura di un sommergibile austriaco da parte delle forze italiane

Cattura di un sommergibile austriaco

(Olycom S.p.A.)


La Stampa

17 febbraio 1915



Richmond Times

Dispatch, 14 febbraio 1915