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8 marzo

La Giornata Internazionale della Donna

Rai Cultura presenta un web-doc realizzato per celebrare la ‘Giornata internazionale della donna’, che ricorre ogni anno l’8 marzo.
Video storici d’eccezione selezionati dall’archivio RAI, uniti a contenuti esclusivi per ripercorrere le principali tappe della conquista dei diritti civili e politici da parte delle donne. Torneremo alle origini dell’8 marzo, chiarendo le reali circostanze di nascita della ricorrenza; rivedremo insieme le lotte condotte per arrivare alla parità di genere, in Italia e nel mondo.
Oltre a momenti di lotta, rivendicazioni e vittorie, racconteremo profili di donne straordinarie che hanno raggiunto l’eccellenza in campi quali la letteratura, l’arte, la scienza. Approfondiremo poi la condizione attuale delle donne anche sotto il profilo economico-professionale, nella sezione Donne in Economia con un focus dedicato al divario di genere.

LE DATE

  • 1893: la Nuova Zelanda concede il diritto di voto alle donne. E’ il primo Stato al mondo. (28 novembre)
  • 1910: a Copenhagen, nella Conferenza Internazionale delle donne Socialiste, le delegate decidono di istituire una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne (26-27 agosto)
  • 1914: in Germania si celebra il Frauen Tag, chiedendo il diritto di voto (8 marzo)
  • 1917: a Pietrogrado (oggi San Pietroburgo) le donne scendono in strada chiedendo la fine della guerra e dello zarismo. La manifestazione dà di fatto inizio alla cosiddetta ‘rivoluzione di febbraio’ (8 marzo)
  • 1921: a Mosca viene definita la ‘giornata internazionale dell’operaia’ (8 marzo)
  • 1922: celebrata per la prima volta in Italia la ‘giornata internazionale della donna’, per iniziativa del neonato Partito Comunista Italiano (12 marzo)
  • 1946: In Italia le donne esercitano per la prima volta il diritto di voto (concessogli l’anno prima), partecipando alle elezioni amministrative (10 marzo) e poi soprattutto al referendum istituzionale e alle elezioni della Costituente (2 giugno)
  • 1972: A Roma, 20.000 donne manifestano a Campo de’ Fiori, dando inizio agli anni caldi del femminismo italiano (8 marzo)
  • 1976: Tina Anselmi nominata Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale. E’ la prima donna a ricoprire la carica di Ministro (29 luglio)
  • 1977: Le Nazioni Unite proclamano la giornata internazionale della donna (“Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e la pace internazionale”)


I diritti delle donne

Le donne della Costituente

Una puntata di "Passato e Presente" su un periodo decisivo della storia italiana: quello della partecipazione delle donne alla Costituente. Alla fine della seconda guerra mondiale, le italiane - in particolar modo quelle che hanno lottato nella resistenza - chiedono di poter partecipare attivamente alla rinascita politica della nazione. Ottengono così il diritto di farsi eleggere, al pari degli uomini. Nel 1946, 21 donne vengono elette nell'Assemblea Costituente, e tra loro anche quattro deputate che entrano a far parte della Commissione dei 75, incaricata di redigere la nuova costituzione. Col contributo delle donne presenti all'Assemblea Costituente viene formalmente sancito nella Costituzione il principio di uguaglianza tra i sessi.Traguardi importanti ma non decisivi, che rappresentano solo la prima tappa di un lungo percorso verso il riconoscimento di una sostanziale parità, tanto nelle istituzioni quanto in famiglia e nel lavoro.

Le donne della Costituente

Le lotte sociali per la parità dei diritti

In questa lezione, tratta dal programma di Rai Cultura "La Scuola in tv-Istruzione per gli adulti", la professoressa Monica Alessandro, si sofferma su uno dei molteplici esempi di lotte sociali contro la discriminazione, ovvero le lotte per la parità di genere. Si passa in rassegna un excursus storico sulle tappe fondamentali per il movimento femminista sia da un punto di vista nazionale che internazionale, partendo dalla Rivoluzione francese e arrivando fino ai giorni nostri.

Le lotte sociali per la parità dei diritti

Articolo 3: il principio di parità tra uomo e donna. Costituente e Costituzione

Nilde Iotti, in qualità di deputato, prese parte ai lavori della Costituente, e testimonia l’importanza dell’articolo 3 per le donne e la società in generale, soprattutto negli anni del dopoguerra, per quanto molte delle aspettative furono, poi, deluse ed altrettanti impegni disattesi. Il filmato, tratto dal progetto di Rai Educational "Storia d`Italia multimediale", del 1997, esamina il principio affermato dall’articolo 3 della Costituzione italiana che riconosce pari diritti e doveri ad uomini e donne. Si tratta di un principio che ha contribuito alla rapida trasformazione della società italiana, dando alle donne, tra l`altro, la possibilità di accedere senza limiti agli uffici pubblici. I membri della Costituente furono eletti anche grazie al voto femminile esercitato per la prima volta il 2 giugno 1946. In quella circostanza, ventuno dei deputati dell’Assemblea Costituente furono donne.

Articolo 3: il principio di parità tra uomo e donna. Costituente e Costituzione

La Resistenza e le donne

Passato e Presente dedicata questa puntata al ruolo delle donne nella Resistenza, che dal 1943, quando comincia la lotta partigiana, conquistano, nel corso dei mesi, rispetto e riconoscenza anche da parte di grandi intellettuali come Leo Valiani e Alessandro Galante Garrone. Nonostante il contributo alla Resistenza, però, già in occasione dei grandi festeggiamenti per la liberazione, il 25 aprile 1945, si assiste a un chiaro tentativo di minimizzare il ruolo delle donne: le grandi aspettative di emancipazione devono essere messe da parte.

La Resistenza e le donne

Italiane - Eco della Storia

Maria Montessori, Grazia Deledda, Rita Levi Montalcini, Nilde Iotti, italiane conosciute e stimate in tutto mondo, sono le protagoniste della puntata dedicata alla condizione della donna, alle conquiste sociali e culturali e alle questioni ancora aperte, dall’inizio della Repubblica ad oggi. Tratto da Eco della Storia - Italiane. Gianni Riotta in studio con la sociologa Emiliana De Blasio e la storica Silvia Salvatici.

Italiane - Eco della Storia

Speciali di Rai Scuola - Come il vento che forgia le cose

In questo Speciale di Rai Scuola si affronta il tema dell’emancipazione femminile e del ruolo della donna nella società attraverso il racconto della figura di Grazia Deledda. "Grazia - come spiega Neria De Giovanni, critica letteraria - partecipò alle più attente manifestazioni del nascere di una consapevolezza femminile di emancipazione e di autonomia”. Il documentario si sviluppa presso il liceo artistico “F. Ciusa” di Nuoro dove da anni i ragazzi, attraverso lavori artistici e rappresentazioni teatrali, raccontano la figura emancipatrice e moderna della scrittrice sarda. “Sono nata in Sardegna, la mia famiglia era composta di gente savia, ma anche di violenti e di artisti primitivi, aveva autorità e aveva anche una biblioteca. Ma quando cominciai a scrivere a 13 anni fui contrariata dai miei.”. Così dichiara Deledda alla Radio italiana dopo aver ricevuto il Premio Nobel, assegnatogli nel 1926 e consegnatogli nel dicembre del 1927. Il romanzo autobiografico e postumo “Cosima”, testimonia questo attaccamento allo studio di Grazia e la sua caparbietà e perseveranza nell’ottenere il successo letterario nonostante le difficoltà esterne della famiglia e della società dell’epoca.

Speciali di Rai Scuola - Come il vento che forgia le cose

La questione femminile

Per la rubrica pomeridiana "Sapere", a partire dal 24 febbraio 1976 andò in onda sul Programma Nazionale un ciclo di dieci puntate sulla condizione della donna in Italia e all'estero, in una lunga inchiesta che spaziava dalla vita politica all'educazione, dal lavoro alla maternità. Le numerose interviste sono introdotte da Laura Gianoli per la regia di Virgilio Sabel.

Cos'è la questione femminile

Cos'è la questione femminile

Quante e quali donne

Quante e quali donne

Le radici della questione femminile

Le radici della questione femminile

La partecipazione delle donne alla vita politica

La partecipazione delle donne alla vita politica

La voce delle femministe

La voce delle femministe

L'educazione

L'educazione

Il ruolo

Il ruolo

Il lavoro

Il lavoro

L'emancipazione

L'emancipazione

Come una rivoluzione culturale

Come una rivoluzione culturale

1975 - La riforma del diritto di famiglia

19 Maggio 1975. Con una larghissima maggioranza e con la sola astensione del Movimento Sociale, il Parlamento italiano approva la legge 151 per la riforma del nuovo diritto di famiglia. E’ una riforma decisiva nello sviluppo giuridico e sociale del paese che riconosce alla donna una condizione di completa parità con l’uomo, all’interno della famiglia, e garantisce la tutela giuridica dei cosiddetti «figli illegittimi», nati cioè al di fuori del matrimonio. La legge 151 permette inoltre alle «madri nubili», donne che hanno avuto figli senza essere sposate, di ricercare la paternità e quindi di mettere i padri dinnanzi alle loro responsabilità. La precedente normativa risaliva al codice civile del 1942, che aveva disegnato una famiglia fondata su una rigida struttura gerarchica, al cui vertice si trovava il pater familias, con i figli e la moglie in posizione subordinata.
Nel 1948 la Costituzione repubblicana proclama solennemente la parità di diritti e doveri tra i coniugi, con gli articoli 29, 30 e 31, ma il paese dovrà attendere quasi trent’anni affinché le forze politiche trovino il necessario accordo per riformare il codice civile del ’42 ispirato a un modello autoritario fascista. Ospite di Michela Ponzani, la prof.ssa Silvia Salvatici ripercorre le tappe di un lungo e complesso lavoro di approvazione della legge 151 che ha inciso fortemente sulla cultura e su costumi radicati nel Paese, portando il tramonto della famiglia patriarcale e l’affermarsi di nuovi istituto giuridici e modelli familiari.
1975 - La riforma del diritto di famiglia
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LA VIOLENZA SULLE DONNE

Il numero dei delitti a sfondo sessuale contro le donne è sempre crescente. Questi casi oggi vengono sempre più spesso, denunciati: se ne occupano la stampa, la televisione, le istituzioni, ma non sempre è stato così. Basti pensare che in Italia, leggi come il delitto d’onore e il matrimonio riparatore sono state abrogate dal Parlamento solo nel 1981. E che una vera e propria legge sulla violenza sessuale è stata approvata in Italia sono nel 1996. Quello della violenza è un problema molto antico, che tocca le donne di tutto mondo. Una questione che solo in tempi relativamente recenti ha ricevuto una crescente attenzione tanto da parte dei mezzi di comunicazione quanto sul piano delle istituzioni internazionali.

Speciali di Rai Scuola - Il mio nome è donna

Al centro dello Speciale di Rai Scuola "Il mio nome è donna", c’è l’esperienza fatta dai ragazzi dell’ITIS Torricelli di Sant’Agata di Militello: hanno tracciato un percorso di conoscenza e analisi che li ha portati a raggiungere una maggiore consapevolezza del ruolo della donna nella società, ponendo grande attenzione alle barbarie della violenza di genere e alla non ancora raggiunta parità fra i sessi. Un lungo viaggio, anche all’interno di se stessi, che li ha condotti fino ad un meritato premio assegnatogli dal Parlamento.

Speciali di Rai Scuola - Il mio nome è donna

La discriminazione è un crimine

Anche in periodo di pandemia, la scuola, pur nelle molteplici difficoltà, deve fornire agli studenti validi strumenti per una cittadinanza attiva nell'ambito dell'insegnamento dell'Educazione civica. Facendo seguito al Progetto "Il mio nome è donna" che Rai Scuola ha raccontato in uno speciale, l'Istituto tecnico statale di Sant'Agata Militello (Me), ha organizzato un convegno online contro la violenza di genere invitando donne così diverse per l’impegno professionale, ma accomunate dalla forza per la lotta contro le discriminazioni e la violenza di genere.

La discriminazione è un crimine

Speciali Rai Scuola - Sì, questo è un uomo

I dati sulla violenza contro le donne in Italia rappresentano una realtà allarmante: ogni tre giorni viene commesso un femminicidio. Non si tratta di numeri ma di persone, di paure, di sofferenze, di vite umiliate e spezzate dalle barbarie di "uomini". Per combattere tutto questo bisogna partire dalla scuola di ogni grado. Lo Speciale di Rai Scuola racconta i progetti portati avanti all'Istituto professionale Brambilla di Verres in Val d'Aosta, nati con l'obiettivo di proteggere le donne da ogni sopruso e a promuovere una concreta parità tra i sessi. Solo raggiungendo questo traguardo di civiltà un giorno si potrà dire ad ogni uomo "si, questo è un uomo".

Speciali Rai Scuola - Sì, questo è un uomo

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre di ogni anno, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, stabilita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. La data è stata scelta in ricordo dell’omicidio di tre donne, le sorelle Mirabal, assassinate il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Impegnate nel combattere il regime trentennale di Rafael Leónidas Trujillo, con il nome di battaglia Las Mariposas (Le farfalle), le sorelle Mirabal sono diventate il simbolo della lotta contro la violenza ed il loro brutale omicidio ha risvegliato l’indignazione popolare, accelerando la fine della dittatura. La risoluzione ONU invita quindi i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare il 25 novembre attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Parlamento Europeo e violenza sulle donne

Metis Di Meo, per il programma Uno Mattina, intervista l'avvocatessa nigeriana per i diritti umani Hauwa Ibrahim, Premio Sakharov del Parlamento Europeo nel 2005 e Livia Zoli, di ActionAid Italia in occasione di un incontro sull'emancipazione femminile promosso dal Parlamento Europeo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2018.

Parlamento Europeo e violenza sulle donne

Processo per stupro

In "Processo per stupro" (1979), il primo processo ripreso dal vivo dalle telecamere Rai, nel tribunale di Latina l'avvocato Tina Lagostena Bassi ha difeso una giovane vittima di uno stupro non solo dagli artefici della violenza, ma anche dai loro legali: le requisitorie tendevano, infatti, a dimostrare presunti atteggiamenti sconvenienti o una "colpevole" passività della ragazza, che avrebbero attenuato, se non addirittura giustificato, la gravità del gesto. Di questa condizione di dolorosa discriminazione Tina Lagostena Bassi denuncia tutta la drammaticità.

Processo per stupro

Adriana Cavarero. La violenza sulle donne

Episodi che hanno una portata simbolica forte come, ad esempio, il ratto delle sabine dimostrano, secondo la filosofa Adriana Cavarero - ospite del Kum! Festival di Ancona - quanto il tema della violenza sulle donne sia storicamente un tema fondante addirittura della costruzione di imperi: vincere il nemico, conquistare il suo territorio e le sue donne. Poi c'è la violenza consumata nel quotidiano, quella delle molestie e degli stupri di cui si parla nelle pagine di cronaca nera dei giornali, che rappresenta un tipo di violenza perpetrata da un potente a scapito di un inerme in posizione subordinata.

Adriana Cavarero. La violenza sulle donne
La violenza sulle donne
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LE DONNE NELLA STORIA

 Le donne nell’Italia del boom
LE DONNE NELL'ITALIA DEL BOOM

Tina Anselmi
TINA ANSELMI

La donna fascista
La donna fascista

La caccia alle streghe
LA CACCIA ALLE STREGHE

Donne e fascismo
DONNE E FASCISMO

Le donne nella Resistenza
LE DONNE NELLA RESISTENZA

Protagonisti della Resistenza. Gruppi di difesa della donna
PROTAGONISTI DELLA RESISTENZA. GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA

Le donne, il boom, il lavoro
LE DONNE, IL BOOM, IL LAVORO

Donne, casa e lavoro: storia delle colf
DONNE, CASA E LAVORO: STORIA DELLE COLF

Le maestre d`Italia
LE MAESTRE D'ITALIA

ACCADDE OGGI AL FEMMINILE

LE DONNE VOTANO (1945)
LE DONNE VOTANO (1945)

VENTIMILA DONNE IN CAMPO DE’ FIORI (1972)
VENTIMILA DONNE IN CAMPO DE’ FIORI (1972)

Serafina Battaglia, la prima donna contro la mafia (1962)
SERAFINA BATTAGLIA, LA PRIMA DONNA CONTRO LA MAFIA (1962)

Tereshkova, la prima donna nello spazio (1963)
TERESHKOVA, LA PRIMA DONNA NELLO SPAZIO (1963)

Nilde Iotti Presidente della Camera (1979)
NILDE IOTTI PRESIDENTE DELLA CAMERA (1979)

LE DONNE SACERDOTE (1992)
LE DONNE SACERDOTE (1992)

LE DONNE IN ECONOMIA

Il divario di genere: il Global Gender Gap 2020

“Nessuno di noi vedrà la parità di genere nella nostra vita, e probabilmente nemmeno molti dei nostri figli”

Tratto da Global Gender Report 2020

Wef, Global Gender Gap
Il divario di genere è una questione sempre fortemente sentita, e sulla quale ancora molto vi è da attuare a livello globale, come emerge dai dati del Global Gender Gap Report, giunto nel 2020 alla sua 14° edizione. Il report, realizzato dal World Economic Forum, classifica 153 paesi sulla base della loro capacità di colmare il divario di genere in quattro aree fondamentali: la partecipazione economica e le opportunità, l'istruzione, la salute- aspettative di vita, e il potere politico.
L’Italia, guadagna una posizione in classifica rispetto allo scorso anno nell'area della partecipazione ed opportunità economiche delle donne, ma il gap da colmare è ancora superiore al 40%. L'aspetto più critico della bassa partecipazione economica delle donne in Italia è il divario retributivo di genere, pari al 52,9 % contro il 61,3% a livello mondiale, facendo posizionare l’Italia al 125° posto.

Ecco i dati salienti del Report 2020:
  • Il primo paese per parità di genere è rimasto l'Islanda (per l'undicesimo anno consecutivo).
  • I paesi maggiormente migliorati sono stati Albania, Etiopia, Mali, Messico e Spagna.
  • Dei 149 paesi classificati, 101 hanno migliorato i loro punteggi nell'indice 2019 (questo esclude i cinque nuovi paesi che si sono uniti alla classifica quest'anno).
  • A livello globale, la parità di genere si attesta al 68,6% e gli ultimi 10 paesi hanno colmato solo il 40% del divario di genere.
  • Negli ultimi 50 anni, 85 stati non hanno avuto capi di stato donna.
  • In termini di partecipazione economica, il divario di genere impiegherà 257 anni per colmarsi (rispetto ai 202 anni nel rapporto del 2019).
  • A livello globale, solo il 55% delle donne (di età compresa tra 15 e 64 anni) è coinvolto nel mercato del lavoro rispetto al 78% degli uomini.
  • Ci sono 72 paesi in cui alle donne è vietato aprire conti bancari o ottenere crediti.
  • Non esiste un paese in cui gli uomini trascorrano la stessa quantità di tempo in un lavoro non retribuito delle donne. Nei paesi in cui il rapporto è più basso, è ancora 2: 1.
  • Per colmare il gender gap nel mondo potrebbero volerci quasi 100 anni, ma nel complesso, la situazione è migliorata, in quanto si è registrato un netto miglioramento rispetto ai 108 anni dell'indice 2018.  A questo ha contribuito una maggiore rappresentanza politica delle donne, anche se l'arena politica rimane la dimensione con le prestazioni peggiori: analizzando i dati, ci vorranno 95 anni per colmare il divario di genere in questo ambito, con le donne nel 2019 che detengono il 25,2% dei seggi parlamentari (camera bassa) e il 21,2% delle cariche ministeriali. Dall’altra parte si prevede che ci vorranno solo 12 anni per raggiungere la parità di genere nell'istruzione, e infatti, nel complesso, la parità di genere è stata pienamente raggiunta in 40 dei 153 paesi presi in esame.
    Un’area che rappresenta fonte di preoccupazione relativamente al gap di genere, è la partecipazione economica, dove si è raggiunto solo un modesto 57,8%, che tradotto vuol dire attendere ben 257 anni prima che la parità di genere possa essere raggiunta.

    Il rapporto evidenzia tre ragioni principali per questo:

    • 1. le donne hanno una maggiore rappresentanza in quelle mansioni che, per via della tecnologia, vengono automatizzate. 
    • 2. la presenza delle donne è in percentuale inferiore agli uomini in tutte quelle professioni nelle quali la crescita dei salari è più pronunciata.
    • 3. le donne affrontano il problema perenne di assenza di infrastrutture di assistenza che di accesso al credito.

    Guardando al futuro, il rapporto rivela che la strategia più efficace per superare il divario economico di genere, è aumentare la rappresentanza delle donne nelle professioni emergenti: nel cloud computing, solo il 12% dei professionisti sono donne. Allo stesso modo, nell’ ingegneria, big data e intelligenza artificiale, i numeri sono rispettivamente del 15% e del 26%.
    Per affrontare questa problematica, occorre agire attraverso un miglioramento e una riqualificazione delle competenze delle donne per affrontare le sfide e trarre vantaggio dalle opportunità che ci offre la Quarta rivoluzione industriale. 

    Per scaricare il rapporto completo http://www3.weforum.org/docs/WEF_GGGR_2020.pdf

I Numeri delle donne in Italia

0

posizione (su 153) dell'Italia nella classifica
Global Gender Gap 2020 (WEF)
0
°
posto tra i paesi Ue per divario
salariale di genere (Eurostat)
56,1% tasso di occupazione femminile (Istat 2020)
22,4% dei laureati sono donne (Istat 2020)
52,9% il divario salariale di genere, contro il 61,3 % a livello mondiale (Global Gender Gap Report 2020)
Gender pay gap italiano al 20,7%, posizionando l'Italia al 18° posto su 24 Paesi dell'Ue (EUROSTAT)
36,4% percentuale di donne nei Cda delle società quotate in borsa (dalla Legge Golfo - Mosca del 2011)

Università (Rapporto Almalaurea 2020)
le donne costituiscono la forte maggioranza nei gruppi:
insegnamento (93,8%)
linguistico (84,2%)
psicologico (79,9%)
professioni sanitarie (71,0%)
Di converso, esse risultano una minoranza nei gruppi:
ingegneria (26,4%)
scientifico (26,7%)
educazione fisica (34,0%)


In Italia l’11,1% delle donne con almeno un figlio non ha mai lavorato per prendersi cura dei figli contro una media europea del 3,7% (ISTAT)
11,1%

In Italia per curare la famiglia, il 38,3% delle donne ha modificato il suo impegno lavorativo. (ISTAT)
38,3%

Le donne e il mondo del lavoro

"Il pil mondiale potrebbe crescere fino al 35% ed arrivare a 28 trilioni di dollari entro il 2025 se vi fosse un aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro".
(Fondo Monetario Internazionale)

Il 25 marzo 1959 andava in onda la prima puntata de "La donna che lavora", l'inchiesta di Ugo Zatterin e Giovanni Salvi sull'occupazione femminile e sul contributo delle donne alla vita socio-economica del Paese. Numerosissime le testimonianze dirette di operaie, casalinghe, mondine, commesse, magistrati, contadine: tasselli che restituiscono il complesso quadro del rapporto fra donne e lavoro negli anni Cinquanta.

La donna che lavora-Il guaio di non essere uomini

La donna che lavora-Il guaio di non essere uomini

La donna che lavora-La fabbrica

La donna che lavora-La fabbrica

La donna che lavora-Al servizio della terra

La donna che lavora-Al servizio della terra

La donna che lavora-Braccianti del Sud

La donna che lavora-Braccianti del Sud

La donna che lavora-Al servizio del pubblico

La donna che lavora-Al servizio del pubblico

La donna che lavora-Il lavoro in casa

La donna che lavora-Il lavoro in casa

La donna che lavora-Libere professioni

La donna che lavora-Libere professioni

La donna che lavora-Il passato e il futuro

La donna che lavora-Il passato e il futuro

Due volte più brave

Due volte più brave

La scelta difficile

La scelta difficile

Tu lavori, io lavoro!

Tu lavori, io lavoro!

Donne braccianti

Donne braccianti

Storie di donne

"Italiani"è una serie di puntate dedicate a grandi personaggi italiani, introdotte da Paolo Mieli, che hanno fatto la storia del nostro Paese. Biografie costruite attraverso il contributo di materiali di repertorio, testimonianze e fotografie d'epoca. Qui vi proponiamo una selezione delle figure femminili.

Rita Levi Montalcini

Rita Levi Montalcini

Alba de Cespedes

Alba de Cespedes

Palma Bucarelli

Palma Bucarelli

Miriam Mafai

Miriam Mafai

Susanna Agnelli

Susanna Agnelli

Ada Marchesini Gobetti

Ada Marchesini Gobetti

Nilde Iotti

Nilde Iotti

Ilaria Alpi

Ilaria Alpi

Vera Pegna

Vera Pegna

LE DONNE NELL’ARTE

Shirin Neshat e le donne musulmane


Quando già era una star sulla scena internazionale dell’arte contemporanea per le sue foto di donne musulmane sensuali e armate, Shirin Neshat vinse il leone d’argento al Festival di Venezia nel 2009 con il suo unico (fino ad ora) lungometraggio Women without Men.
L’artista e regista, che è nata in Iran ma cresciuta in occidente, ci parla in questa intervista in esclusiva per il nostro portale della sua fascinazione per le donne musulmane e le loro battaglie, spesso soggetti delle sue opere, che siano ritratti fotografici o video.
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L'arte delle donne

La cyber-spiritualità di Mariko Mori

Bharti Kher e la nascita di una nuova specie

Incontro con l’archistar Odile Decq

Neda Shafiee, un'artista iraniana a Roma

Elina Brotherus. L’artista e la modella

L`ordinaria ambiguità nei video di Annika Larsson

Urna di design…rinascita compresa!

Giosetta Fioroni My Story

Arte e restauro: la collezione della GNAM a Roma

I Robodroidi di Saskia Corso

LE DONNE NELLA LETTERATURA

La scrittura delle donne

In occasione della festa delle donne, Scrittori per un anno vi propone una puntata dedicata alla scrittura delle donne. Attraverso le voci di scrittrici e poetesse, si sviluppa un percorso di riflessione e al tempo stesso di indagine sulla condizione delle donne che fanno letteratura. Da ricordi ed episodi, emergono gli aspetti e le contraddizioni salienti delle donne protagoniste della letteratura. Un mondo in bilico tra emotività e controllo dei sentimenti; tra relazioni, sentimentali o amicali, e solitudine; tra solidarietà e rivalità verso le altre donne.
I contributi della puntata sono di Alda Merini, Amelia Rosselli, Dacia Maraini, Nadine Gordimer, Lidia Ravera, Francesca Sanvitale, Melania Mazzucco, Angela Bianchini, Cinzia Tani, Elisabetta Rasy, Elsa Osorio, Francesca Marciano, Francesca Sanvitale, Gina Lagorio, Jacqueline Risset.

La scrittura delle donne

Le scrittrici

GRAZIA DELEDDA

EMILY DICKINSON

ELSA MORANTE

VIRGINIA WOOLF

ORIANA FALLACI

MARGUERITE DURAS

ALDA MERINI

MARGUERITE YOURCENAR

FERNANDA PIVANO

AGATHA CHRISTIE

SOGGETTO DONNA

“Soggetto Donna” racconta le tematiche che hanno animato dal dopoguerra il dibattito sulle donne e incontra le protagoniste di oggi per indagare il loro immaginario, per valorizzare il loro contributo alla vita sociale e culturale, per sapere cosa è cambiato e cosa ancora c’ è da fare nel cammino verso la parità.
I ritratti delle pioniere, le trasmissioni che la Rai ha dedicato alla lotta per la conquista della parità e dei diritti civili, le inchieste che hanno indagato i processi di autodeterminazione e i ruoli assunti dalle donne nella società.

Giornata internazionale della donna. Avanti ragazze! (Puntata Speciale per 8 marzo 2013 – Napolitano)

Diritti civili e conquiste. (Dacia Maraini e Adele Cambria)

Donne e famiglia

Donne e cittadinanza

Donne e ricerca

Donne e potere

Donne in movimento

Donne in scena

Un mondo di donne

"Un mondo di donne" è il racconto corale che lancia un ponte tra presente e passato per cogliere affinità di valori tra alcune donne illustri del '900 e molte donne di oggi.
In ogni puntata una figura di donna che ha lasciato il segno nel XX secolo fornisce lo spunto per raccontare tre storie di donne contemporanee, di paesi e culture diverse, che condividono con la prima lo stesso coraggio e passione nel portare avanti i propri progetti di vita ed emancipazione.

Un mondo di donne: Traguardi (Marie Curie)

Un mondo di donne: Gli ultimi (Madre Teresa di Calcutta)

Un mondo di donne: Libertà (Aun San Suu Kyi)

Un mondo di donne: L’emancipazione femminile (Lina Merlin)

Un mondo di donne: Controcorrente (Oriana Fallaci)

Un mondo di donne: La vita e la favola (Sophia Loren)

Un mondo di donne: Contesti (Gae Aulenti)

Un mondo di donne: L’eterno effimero della moda (Mary Quant)

PER SAPERNE DI PIU’

  • - Tilde Capomazza, Marisa Ombra, 8 marzo. Una storia lunga un secolo, Pavona di Albano Laziale, Iacobelli, 2009
  • - Mirco Volpedo, 8 marzo, Genova, Erga, 2009
  • - Mary Wollstonecraft, Sui diritti delle donne, Roma, Edizioni clandestine, 2018
  • - Helena janeczeck, La ragazza con la Leica, Modadori, 2018
  • - Sibilla Aleramo, Una donna, Roma, Feltrinelli 2013
  • - Louisa May Alcott, Piccole donne, Roma, Mondadori, 2019
  • - Alessandra Gissi, Otto marzo. La Giornata internazionale delle donne in Italia, Roma, Viella, 2010
  • - http://www.internationalwomensday.com/
  • - http://www.unwomen.org/en/news/in-focus/international-womens-day