Tomas Milian, una vita da romanzo

A 90 anni dalla nascita

Una lunga vita da romanzo, davanti alla cinepresa dalla fine degli anni Sessanta fino agli Ottanta e una filmografia di oltre cento titoli. Tomas Milian, che il 3 marzo 2023 avrebbe compiuto 90 anni, nasce a Marianao, un villaggio non lontano dall’Avana, nel 1933 con il nome di Tomàs Quintin Rodriguez. Dopo il suicidio del padre, generale del regime di Machado caduto in disgrazia con la salita al potere di Batista, nel 1956 lascia Cuba e si trasferisce negli Stati Uniti, prima a Miami e poi a New York dove frequenta l’Actors Studio sotto la guida di Lee Strasberg.

Debutta in teatro, a Broadway e alla fine degli anni Cinquanta approda in televisione con la serie Una donna poliziotto. Bello e inquieto, Tomas sceglie di lasciare anche gli States. Arriva in Italia “con soli 5 dollari in tasca”, raccontava. Il cinema italiano lo accoglie grazie al regista Mauro Bolognini che lo nota in teatro e lo scrittura per interpretare Achille il moretto ne La notte brava (1959), film tratto da un racconto di Pier Paolo Pasolini.

Dal 1960 al ’66 si lega al produttore Cristaldi e gira Giorno per giorno, disperatamente di Alfredo Giannetti, Il lavoro, episodio del film Boccaccio ’70, diretto da Luchino Visconti, La banda Casaroli di Florestano Vancini, Il bell’Antonio e I delfini (1960) di Mauro Bolognini, Gli indifferenti  con Claudia Cardinale (1964) e Ruba al prossimo tuo (1968) di Francesco Maselli. 


Tomas Milian e Romy Schneider in "Il lavoro", episodio del film "Boccaccio '70" (1962) diretto da Luchino Visconti

Attore trasformista e versatile Tomas Milian recita anche in film di impegno politico, accanto a Gian Maria Volonté come Banditi a Milano di Carlo Lizzani e Faccia a faccia di Sergio Sollima; nei thriller Il consigliori (1973) di Alberto De Martino e I cannibali di Liliana Cavani; in commedie sexy come 40 gradi all’ombra del lenzuolo (1976) di Sergio Martino con Edwige Fenech e Messalina, Messalina! (1977) di Sergio Corbucci. 

Nel frattempo, nel 1964 si sposa con l’attrice Margherita Valletti. Dal legame nasce Tommaso Milian jr. che oggi fa l’attore e vive a New York. Nel 1966 fonda una piccola band musicale, il Tomas Milian Group, con cui incide qualche singolo e canta in giro per i night club d’Italia.

La notorietà cinematografica arriva per l’attore cubano solo quando decide di abbandonare il cinema impegnato e di dedicarsi al genere nazional-popolare più in voga del momento: lo spaghetti-western, diventandone uno degli attori più rappresentativi. Sergio Sollima gli offre questa opportunità nel 1967 con il personaggio di Cuchillo nel dittico La resa dei conti e Corri uomo corri. Negli anni Settanta, il passaggio al poliziesco e il sodalizio con il regista Umberto Lenzi completano l’opera. Nasce così “Er monnezza”, il trucido ladruncolo romano frutto della fantasia dello sceneggiatore Dardano Sacchetti, uno dei personaggi più amati dal pubblico dell’epoca.

Gli altri titoli: Roma a mano armata (1976) in coppia con Maurizio Merli; Il giustiziere sfida la città (1975); Milano odia: la polizia non può sparare (1974) e La banda del gobbo (1977), diretti da Lenzi. Squadra volante (1974) e La banda del trucido (1977) diretti da Stelvio Massi. 

Doppiato dalla inconfondibile voce di Ferruccio Amendola, Milian dal 1976 al 1984 è il protagonista della serie sceneggiata da Mario Amendola e diretta da Bruno Corbucci Nico Giraldi, in cui veste i panni dell’ispettore di polizia romano che si muore con disinvoltura negli ambienti malavitosi della Capitale. 

Milian torna al film d’autore e all’impegno drammatico nel 1979 con La luna di Bernardo Bertolucci e nel 1982 con Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni. Negli anni Novanta, con il declino del genere che gli era più caro, il poliziesco, torna negli Stati Uniti dove lavora in parti minori per alcuni grandi registi americani, da Abel Ferrara a Sydney Pollack, Oliver Stone, Steven Spielberg, Steven Soderbergh. Nel 2010 è di nuovo in Italia per girare con Giuseppe Ferrara Roma nuda, pellicola tuttora inedita. Lo stesso anno esce la sua autobiografia “Monnezza amore mio” e riceve il Marc’Aurelio Acting Award alla carriera alla Festa del Cinema di Roma.

Il 22 marzo 2017, all’età di 84 anni, viene trovato senza vita nel suo appartamento di Miami.

Nel video un filmato tratto da Ci vediamo stasera in casa di Tomas Milian di Salvatore Nocita del 1967.