"The Beat Bomb", un omaggio italiano a Lawrence Ferlinghetti

Al cinema dal 13 aprile

Quando ho capito che avevo accesso a Ferlinghetti ho cominciato a girare altro materiale. Guidava ancora nonostante avesse quasi 90 anni. Mi ha portato nel suo ufficio che adesso è stato letteralmente trasportato nel Beat Museum di San Francisco. Lui ha compiuto 100 anni nel 2019, è l’ultima volta che l’ho visto. 
Ferdinando Vicentini Orgnani

Un'avventura iniziata casualmente nel 2007 con un incontro tra un regista, Ferdinando Vicentini Orgnani, e un grande poeta, editore e libraio, esponente di spicco della controcultura americana, Lawrence Ferlinghetti (1919 - 2021). Tra i due nasce un'amicizia che diventa presto una collaborazione e che va avanti, tra Roma e San Francisco, fino al 2021, anno in cui Ferlinghetti, alla straordinaria età di 101 anni, muore.

Oltre a essere stato il catalizzatore, il talent scout e l'editore della Beat Generation, Ferlinghetti, ha portato avanti una sua visione, un progetto politico e culturale rigoroso, coerente.

The Beat Bomb, approda il 13 aprile 2023 nelle sale cinematografiche dopo 15 anni di lavoro instancabile che Vicentini Orgnani porta avanti per cercare di dare al materiale raccolto una struttura originale rispetto ai documentari sui protagonisti della beat generation realizzati fino a quel momento.

Non sapevo ancora quale direzione prendere, anche perché avevo visto vari documentari sul tema che mi sembravano inutili. Questi dinosauri di quel mondo lì venivano messi in situazioni normali in cui erano simpatici, curiosi. Era una roba aneddotica vagamente storica, ma non c’era un’originalità.
Ferdinando Vicentini Orgnani

Così il regista sceglie di raccontare il suo viaggio personale, del tutto casuale, nella lunga vita di un personaggio unico che ha contribuito a lanciare una vera e propria bomba "Beat" contro "the military industrial complex", la potentissima lobby che anche il presidente Eisenhower in un suo storico discorso, aveva tentato invano di contrastare. In una sua poesia Ferlinghetti auspica che con il potere delle parole i poeti possano essere "reporter dello spazio" per rispondere alla sfida di questi tempi apocalittici.

Il film viaggia avanti e indietro nel tempo e nello spazio, tra l’Italia e quel quartiere di San Francisco - North Beach - dove, tra le note della musica Jazz, tutto è iniziato. Numerose le testimonianze raccolte, oltre a quella di Ferlinghetti, per ricostruire il movimento che ha costituito forse l’ultima vera avanguardia artistica del secolo scorso.

Tra le sequenze che compaiono in The Beat Bomb il regista ne dedica una a uno spettacolo andato in scena al Teatro India con Michele Placido e Giorgio Albertazzi. Le musiche del film sono di Paolo Fresu

Presentato fuori concorso nella sezione ritratti e paesaggi del 40mo Torino Film Festiva, The Beat Bomb è una coproduzione Italia - Argentina di 39FILMS e Romana Audiovisual, in coproduzione con Luce Cinecittà e con il contributo del MIC - Ministero della Cultura.