"Cento anni (più uno) per Giulietta"

"Cento anni (più uno) per Giulietta"

In mostra 50 scatti dall'Archivio fotografico Carlo Riccardi

22 Feb 2022 > 05 Mar 2022
"Cento anni (più uno) per Giulietta"
Il 22 febbraio, per festeggiare i 100 anni (più uno) dalla nascita di Giulietta Masina (San Giorgio di Piano, 22 febbraio 1921), l'Archivio Riccardi espone 50 scatti dell'attrice, realizzati negli anni dal principe dei paparazzi romani ai tempi della "dolce vita": Carlo Riccardi.

La mostra, che si svolge a Spazio5, in via Crescenzio 99/d a Roma dal 22 febbraio al 5 marzo, è dedicata all'indimenticata moglie e musa di Federico Fellini, interprete talentuosa e pluripremiata di tanti film italiani e stranieri, diretta dai maggiori registi di fama internazionale: da Roberto Rossellini (Paisà, 1946) ad Alberto Lattuada (Senza pietà, 1948), da Luigi Comencini (Persiane chiuse, 1951) a Carlo Lizzani (Ai margini della metropoli, 1953), da Eduardo De Filippo (Fortunella, 1958) a Renato Castellani (Nella città l'inferno, 1959). 

Un'occasione anche per rivivere l'atmosfera del cinema degli anni Sessanta, quando le vie del centro di Roma erano la passerella di attori e registi di tutto il mondo, inseguiti e bersagliati dagli scatti dei cosiddetti "paparazzi", termine coniato proprio da Fellini nel suo La dolce vita per definire quei fotografi intraprendenti e spregiudicati sempre a caccia di personaggi noti da immortalare. Carlo Riccardi, classe 1926, era uno di loro, il più intraprendente, il più amato.

Fotografo e pittore, amico di Ennio Flaiano, di De Chirico, di Totò e dello stesso Fellini, Carletto, come lo chiamano affettuosamente i più intimi, ha raccolto in un grande archivio - l'Archivio Fotografico Riccardi - settant’anni di Storia italiana. Un patrimonio di tre milioni di foto, gestito insieme al figlio Maurizio, di inestimabile valore che conserva non solo immagini legate al mondo del cinema. Artisti, intellettuali, politici, papi (da Pio XII a Benedetto XVI) ma anche gente comune, documentando la vita politica e sociale del Paese.


Carlo Riccardi