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Nanni Balestrini
L'arte di volere tutto
Tutto il lavoro di Nanni Balestrini artista è scrittura (lettura), è tutto lì racchiuso ed è un complemento naturale del Balestrini scrittore. Dopo una prima e accurata lettura e riconducibilità ai significati e tranquillizzati dal riconoscere in questi collage il Balestrini, l’occhio porta la mente ad indagare le forme che si compongono con questi caratteri. Le forme che si presentano diventano autonome, avanzano come sculture, architetture, libri personalizzati per noi, libri in copia unica…
Luigi De Ambrogi
Vogliamo tutto è la mostra che citando il titolo del libro cult pubblicato nel 1971 e divenuto il manifesto di un intero decennio, rende omaggio alla figura e all’arte di Nanni Balestrini: poeta, romanziere e artista visivo nato a Milano il 2 luglio 1935, scomparso il 20 maggio del 2019 a Roma.
Un progetto espositivo ideato mentre l’artista era ancora in vita, organizzato in collaborazione con la galleria Emilio Mazzoli presso lo spazio Visionarea Art di Roma, che propone una raccolta selezionata dallo stesso autore per raccontare il proprio lavoro. Undici i lavori in mostra realizzati tra 1965 e il 2004 con un percorso ricco dei suoi collage ma anche di significative opere su tela e su tavola.
Nanni Balestrini agli inizi degli anni Sessanta fa parte dei poeti Novissimi e del Gruppo 63, che riunisce gli scrittori della neoavanguardia. Ha svolto un ruolo determinante nella nascita delle riviste di cultura Il Verri, Quindici, Alfabeta, Zoooom. Nel campo delle arti visive, ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero. Nel 1993 è presente alla Biennale di Venezia e nel 2012 a Documenta di Kassel.Sono opere di un artista totale che usa la parola e l’immagine e le assembla attraverso un sistema combinatorio. E questo è un modo per rispettare il linguaggio comune, di cui non si appropria come in un involontario gesto capitalistico. Balestrini restituisce alla società questo rapporto tra parola e immagine organizzato secondo un caos che vuol dare l’idea anche di un mondo che si rinnova, che non è statico e non è formalizzato. Non c’è una romantica soggettività nella sua idea creativa ma c’è una estrema modernità sperimentale.
Achille Bonito Oliva
Nanni Balestrini.Vogliamo tutto VISIONAREA Art Space, Roma, fino al 2 settembre 2019