Rai Cultura

Dagli anni parigini al successo americano: Hopper a Roma

Un artista sempre più contemporaneo

Il servizio è stato realizzato in occasione della mostra Edward Hopper al Complesso del Vittoriano di Roma nel 2016.

La mostra mette in evidenza un qualcosa che solitamente non si vede tanto: il passaggio dal vecchio continente di un artista non ancora formato che impara a dipingere guardando la pittura impressionista, i luoghi di Parigi più noti ma anche i più nascosti.
 Luca Beatrice, curatore mostra

E' ormai considerato uno dei più importanti pittori, non solo americani, del secolo scorso e la sua fama non fa che crescere, come dimostrano le sempre più numerose mostre a lui dedicate. Stiamo parlando di Edward Hopper, cui Roma dedica una nuova retrospettiva che copre tutto l'arco della produzione del celebre artista statunitense. Sono esposte più di 60 opere, tra cui alcuni celebrati capolavori e particolarmente significativi si rivelano i lavori del periodo parigino, sia per la qualità che per l'importanza che rivestiranno per l'arte di Hopper. Abbiamo intervistato il curatore Luca Beatrice, che ci ha raccontato molte cose interessanti sugli anni di Parigi, su un quadro ora famosissimo ma inizialmente maltrattato da addetti ai lavori e pubblico e soprattutto ci ha spiegato le ragioni del successo di un artista che appare sempre più contemporaneo man mano che passano gli anni.

L'arte americana non deve essere americana, deve essere universale. Non deve dare importanza ai propri caratteri nazionali, locali o regionali. Tanto non si può comunque prescindere da quei caratteri.
Edward Hopper