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Mediterranea
Un viaggio nella memoria dei popoli del Grande Mare
Lungo le coste del Mediterraneo passava la via della seta, s'incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell'ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell'arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l'Europa.
Predrag Matvejević, Mediterraneo. Un nuovo breviario, 1991
La storia, la bellezza, i popoli, i miti ma anche le insidie e i contrasti che oggi minacciano il Grande Mare. Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso, la mostra realizzata da Fondazione MAXXI e Med-Or Italian Foundation, in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana, Telespazio, e-GEOS, Agenzia Spaziale Europea, a cura di Viviana Panaccia, intende raccontare il Mar Mediterraneo nella sua complessità e attuale problematicità, che affondano le radici nella sua antichissima storia di popoli, culture, religioni e lingue diverse.
Allestimento di Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso ph. Cosimo Trimboli
Immaginata anche per dare voce alle ombre, ai contrasti e alle sfide che oggi attraversano questo “mare che sta tra le terre”, la mostra costruisce una narrazione articolata, attraverso immagini satellitari inedite, straordinarie fotografie, video e installazioni immersive, in dialogo con importanti prestiti provenienti dal Museo delle Civiltà, dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dal Museo Nazionale Romano, dalla Società Geografica Italiana, dalla Regione Siciliana – Soprintendenza del Mare e una selezione di opere della Collezione MAXXI. Un racconto di un longevo crocevia di commerci, ma anche di fertili contaminazioni culturali, di coste ricche di colture, di isole da sempre mete turistiche ma in passato talvolta luoghi di esilio e oggi approdo di migranti.
Originariamente ideata in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, la mostra ha poi avviato la sua circuitazione estera promossa dal MAECI e vede il suo viaggio proseguire in Italia, al MAXXI, fino al 31 agosto 2025, per poi essere ripreso a Gibellina, proclamata Capitale italiana dell'Arte contemporanea per l'anno 2026.È un percorso innovativo e unico che mette in dialogo immagini satellitari di straordinaria bellezza con reperti archeologici, opere d’arte e mappe antiche in una felice sintesi di cultura, arte, scienza e tecnologia tra passato e presente.
Viviana Panaccia, curatrice della mostra
Nel percorso espositivo i visitatori potranno seguire un affascinante racconto che intreccia rotte commerciali e migrazioni, luoghi di vacanza e di esilio, civiltà millenarie e sfide attuali, offrendo al visitatore uno sguardo nuovo e consapevole su uno degli spazi geopolitici e geografici più densi di significato al mondo. Ma potranno anche vedere, attraverso le immagini satellitari realizzate con le tecnologie più moderne e messe a disposizione da Telespazio, e-Geos, ESA ed ASI, quanto profondi siano i processi di trasformazione della regione che si affaccia sul Mediterraneo, l’impatto dei cambiamenti climatici e dei rischi ambientali in un mare che rappresenta una piccola parte delle acque superficiali del pianeta ma che rimane al contrario uno dei più trafficati spazi marittimi del globo.
Lamine in oro dal santuario monumentale di Pyrgi, fine VI secolo a.C. Courtesy: Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma
Il percorso espositivo di Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso si articola in quattro aree tematiche e parte da un viaggio nel tempo che ripercorre le grandi civiltà e i principali momenti storici, dalle colonizzazioni fenicie e greche al dominio romano, dall’espansione araba fino all’età moderna. Mappe antiche come la carta nautica del Mediterraneo di Francesco Oliva e quella di Giovanni Battista Cavallini, entrambe del XVII secolo, si alternano nell’area Storia di terre e acque ad inedite immagini satellitari e a un rostro di nave romana, appartenente alla flotta che nel 241 a.C. sconfisse i cartaginesi, proveniente dalla Regione Siciliana – Soprintendenza del Mare.
L’area dedicata ai Popoli e culture del Mediterraneo racconta le vie del commercio e le rotte delle grandi migrazioni attraverso la lingua e la scrittura, strumenti primari di incontro, di scambio, di relazione. Qui esposte la testa di Ulisse (prima età imperiale), proveniente dal sepolcreto degli Statili di Roma e oggi al Museo Nazionale Romano, rimanda all’eroe viaggiatore per antonomasia; la copia moderna delle tre lamine in oro (VI secolo a.C.), scoperte nel 1964 a Pyrgi sulla costa dell’Etruria e conservate al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e l’anfora a spirali da Capena (VII secolo a.C.), oggi al Museo delle Civiltà, ricordano la nascita dell’alfabeto sonoro in Siria e da qui trasmesso agli altri popoli del Mediterraneo. E ancora, un’installazione sonora site-specific permette al visitatore di ascoltare la straordinaria varietà di lingue, dialetti e voci delle genti del Mediterraneo.
Attraverso strumenti multimediali e interattivi e installazioni immersive, la terza area di mostra consente di immergersi nella ricchezza delle Vegetazioni e profumi tipici dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, una delle aree del pianeta più ricche di biodiversità.
Allestimento di Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso
La mostra si conclude con uno sguardo sul Mediterraneo oggi e sulle attuali emergenze causate dalla pressione antropica, documentate da immagini satellitari che rivelano in modo inequivocabile i segni del cambiamento.
L’arte contemporanea, invece, con le opere Mare Vostrum di Nicolò Degiorgis (2017), Artificial Symmetry di Camilla Gurgone (2019) e Radici mobili di Luca Trevisani (2021), offre nuovi spunti di riflessione sulle sfide che il nostro tempo ci impone.
Allestimento Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso ph. Cosimo Trimboli
Foto di copertina: Algeri, Algeria 36° 47’ N 3° 04’ E © contains modified Copernicus Sentinel data, processed by e-Geos
Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso
MAXXI, Roma, 7 Maggio - 31 Agosto 2025