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MEDITERRANEA. Visioni di un mare antico e complesso
Istituto italiano di cultura di Tirana
All’inizio del 2025, in occasione delle celebrazioni per Tirana Capitale mediterranea della cultura e dialogo, l’Istituto Italiano di Cultura a Tirana ha presentato MEDITERRANEA, una mostra che racconta la storia, la bellezza, i popoli e i miti del Mediterraneo, un continente marino che unisce passato e presente.
La mostra, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e curata da Viviana Panaccia, offre un percorso innovativo e unico in cui le immagini - ottenute grazie alle più avanzate tecnologie fornite dalle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea - si intrecciano con antiche mappe e opere d'arte, dando vita a una sintesi felice di cultura, arte e scienza, tra il passato e il presente. Attraverso immagini, video e installazioni emozionali, la mostra racconta il Mediterraneo, le isole, le città e i porti in tutto il loro fascino e le loro complessità.
Il percorso espositivo si apre con uno sguardo sulla storia del Mediterraneo, un viaggio nel tempo che esplora le sue origini e le sue trasformazioni, dalle colonizzazioni fenicie e greche al dominio romano, fino all'epoca moderna. Antiche mappe e immagini satellitari offrono una prospettiva unica per scoprire le coste, i miti e gli eroi di questa regione, così come porti, città e isole che hanno segnato il destino di questo mare. Un'installazione sonora arricchisce l’esperienza, immergendo i visitatori nei suoni e nelle voci dei popoli che hanno abitato queste terre.
Un'intera sezione è dedicata alla vegetazione mediterranea e ai suoi profumi: non solo le piante spontanee che caratterizzano il paesaggio, ma anche l’impatto dell’agricoltura nel rimodellarlo. Strumenti multimediali e installazioni interattive approfondiscono questi temi.
La mostra affronta, infine, il Mediterraneo di oggi, analizzando i temi cruciali per la sua salute, come gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, con immagini dallo spazio che rivelano i segni di questi cambiamenti. Il percorso invita a riflettere sulla necessità di ripensare i modelli di produzione e sviluppo e sul nostro ruolo nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La mostra si conclude con l’installazione Artificial Symmetry, che denuncia l'inquinamento da plastica nel Mediterraneo, un mare che rappresenta solo l'1% delle acque internazionali, ma riceve il 7% di tutte le microplastiche del pianeta.
La mostra, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e curata da Viviana Panaccia, offre un percorso innovativo e unico in cui le immagini - ottenute grazie alle più avanzate tecnologie fornite dalle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea - si intrecciano con antiche mappe e opere d'arte, dando vita a una sintesi felice di cultura, arte e scienza, tra il passato e il presente. Attraverso immagini, video e installazioni emozionali, la mostra racconta il Mediterraneo, le isole, le città e i porti in tutto il loro fascino e le loro complessità.
L’occasione per presentare MEDITERRANEA a Tirana è data dalla designazione della capitale albanese a Capitale mediterranea della cultura e del dialogo per il 2025. L’Istituto Italiano di Cultura ha deciso di rispondere a questa designazione presentando una mostra che racconta la storia del mare in cui si sono intrecciate le storie di popoli, culture e civiltà. MEDITERRANEA è anche un'opportunità per riflettere sul futuro di questo mare, con l'auspicio che possa continuare ad essere uno spazio di scambi, di collaborazione e di pace” ricorda il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Tirana, Alessandro Ruggera.
Il percorso espositivo si apre con uno sguardo sulla storia del Mediterraneo, un viaggio nel tempo che esplora le sue origini e le sue trasformazioni, dalle colonizzazioni fenicie e greche al dominio romano, fino all'epoca moderna. Antiche mappe e immagini satellitari offrono una prospettiva unica per scoprire le coste, i miti e gli eroi di questa regione, così come porti, città e isole che hanno segnato il destino di questo mare. Un'installazione sonora arricchisce l’esperienza, immergendo i visitatori nei suoni e nelle voci dei popoli che hanno abitato queste terre.
Un'intera sezione è dedicata alla vegetazione mediterranea e ai suoi profumi: non solo le piante spontanee che caratterizzano il paesaggio, ma anche l’impatto dell’agricoltura nel rimodellarlo. Strumenti multimediali e installazioni interattive approfondiscono questi temi.
La mostra affronta, infine, il Mediterraneo di oggi, analizzando i temi cruciali per la sua salute, come gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, con immagini dallo spazio che rivelano i segni di questi cambiamenti. Il percorso invita a riflettere sulla necessità di ripensare i modelli di produzione e sviluppo e sul nostro ruolo nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La mostra si conclude con l’installazione Artificial Symmetry, che denuncia l'inquinamento da plastica nel Mediterraneo, un mare che rappresenta solo l'1% delle acque internazionali, ma riceve il 7% di tutte le microplastiche del pianeta.