Mazzo di fiori su sfondo rosso (1970 ca.) Olio su tela, 41x32,5 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
1 / 16
Gli innamorati con l’asino blu (1955 ca.) Olio su tela, 30x27 cm - Private Colle ction, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
2 / 16
Grande mazzo rosso (1975). Gouache, pastello, acquerello e matita su carta, 75,3x58,7 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
3 / 16
Il carretto sulla città (1981). Tempera su masonite, 40,6x33 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
4 / 16
L’asino a tavola (1980). Gouache e pastello su carta, 89,5x62,7 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
5 / 16
Poèmes (1968). Incisione 12, 373x293 mm - Xilografia a colori - © Chagall ® by SIAE 2019
6 / 16
Ritratto di Vava (1953-56). Olio su cartone, 27x22 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
7 / 16
Il gallo viola (1966-72). Olio, gouache e inchiostro su tela, 89,3x78,3 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
8 / 16
La brocca di fiori (1925). Olio su tela, 69,8x49,5 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
9 / 16
Nozze sotto il baldacchino (1981). Tempera su masonite, 40,6x31,7 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
10 / 16
Davide e Golia (1981). Tempera su masonite, 40,6x31,7 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
11 / 16
Villaggio russo (1929). Olio su tela, 73x92 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
12 / 16
Grande nudo (1952). Inchiostro e acquerello su carta, 63,7x47,6 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
13 / 16
Il clown (1967). Gouache su carta, 31,2x23,5 cm - Private Collection, Swiss - © Chagall ® by SIAE 2019
14 / 16
Poèmes (1968). Incisione 13, 373x293 mm - Xilografia a colori - © Chagall ® by SIAE 2019
15 / 16
Poèmes (1968). Incisione 15, 373x293 mm - Xilografia a colori e collageri - © Chagall ® by SIAE 2019
16 / 16
Chagall. Sogno e Magia
20 settembre 2019 - 1 marzo 2020 a Palazzo Albergati - Bologna
Dal 20 settembre, a Palazzo Albergati di Bologna, una mostra dedicata al grande artista russo, Chagall. Sogno e Magia: 160 opere che raccontano, attraverso il filo conduttore della sensibilità poetica e magica, l’originalissima lingua poetica di Marc Chagall (1887-1985).
La cultura ebraica, la cultura russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di Amore e quello di tradizione, il sentimento per la sua sempre amatissima moglie Bella, in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Un nucleo di opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico.
La mostra Chagall. Sogno e Magia vede il patrocinio del Comune di Bologna ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Curata da Dolores Duràn Ucar, la mostra racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista. Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista.
Opere che riproducono un immaginario onirico in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno.
La mostra, che resterà aperta fino al 1 marzo 2020, si divide in cinque sezioni in cui sono riassunti tutti i temi cari a Chagall: la tradizione russa legata alla sua infanzia, dalla quale non si allontanò mai; il senso del sacro e la profonda religiosità che si riflettono nelle creazioni ispirate alla Bibbia; il rapporto con i letterati e i poeti; l’interesse per la natura e gli animali e le riflessioni sul comportamento umano che trovarono espressione nelle acqueforti delle Favole; il mondo del circo, che lo affascinava sin dall’infanzia per la sua atmosfera bohémienne e la sua sete di libertà; e, ovviamente, l’amore, che domina le sue opere e dà senso all’arte e alla vita.
La cultura ebraica, la cultura russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di Amore e quello di tradizione, il sentimento per la sua sempre amatissima moglie Bella, in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Un nucleo di opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico.
La mostra Chagall. Sogno e Magia vede il patrocinio del Comune di Bologna ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Curata da Dolores Duràn Ucar, la mostra racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista. Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista.
Opere che riproducono un immaginario onirico in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno.
La mostra, che resterà aperta fino al 1 marzo 2020, si divide in cinque sezioni in cui sono riassunti tutti i temi cari a Chagall: la tradizione russa legata alla sua infanzia, dalla quale non si allontanò mai; il senso del sacro e la profonda religiosità che si riflettono nelle creazioni ispirate alla Bibbia; il rapporto con i letterati e i poeti; l’interesse per la natura e gli animali e le riflessioni sul comportamento umano che trovarono espressione nelle acqueforti delle Favole; il mondo del circo, che lo affascinava sin dall’infanzia per la sua atmosfera bohémienne e la sua sete di libertà; e, ovviamente, l’amore, che domina le sue opere e dà senso all’arte e alla vita.