Alice Visentin "Artagon Live", 2017. Foto Marie Genin.
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Bruna Esposito "Oro Colato - As the gospel truth ", 2014 - 2016. Amaca, coperta isotermica dorata, aghi di pino, cordame, libretti con poesie di Paola d’Agnese, dimensioni variabili. Courtesy Studio Stefania Miscetti
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Claire Fontaine "Foreigners Everywhere (Italian)", 2004. Veduta dell’installazione: Cité internationale des arts Paris, Montmartre, Parigi, 2004. Foto James Thornhill, © Claire Fontaine. Courtesy Claire Fontaine e Galleria T293, Rome
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Gilberto Zorio "Stella di terracotta con memoria", 2020-21. Terracotta, fosforo, legno, lampada, cavalletto portalampada. Diametro 97,5 x 12 cm
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Giuseppe Stampone "Gioconda con baffi", 2020. Penna bic su tavola, 35x29,5 cm. Foto Gino Di Paolo. Courtesy Prometeo Gallery di Ida Pisani, Milano/Lucca Lorenza Longhi
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Lorenza Longhi "Untitled (RAL 5011)", 2019. Acciaio, cartone alveolare, nastro adesivo, 210 x 150 x 20 cm. Foto BAK/OFC Guadalupe Ruiz, 2019. Courtesy dell'artista e Fanta-MLN
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Matteo Fato "Pitture Naturali (la rosa dipinta non nega la rosa vera)" 2013 / 2021. Olio su lino, 250 x 200 + 60 x 50 cm, cassa da trasporto in multistrato, n° 2 neon 60 x 60 cm (ognuno), disegno digitale e testo di Gianni Garrera, stampati su carta 100% cotone, cornice in multistrato, 42 x 29,7 cm (ognuno), visore stereoscopico, piedistallo in multistrato dipinto ad olio. Courtesy dell’Artista e Monitor, Rome - Lisbon - Pereto (AQ)
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Michele Guido "obp_31.08.07_03.11 _circulo la iguana in guachimontones _plan", 2007-2018. Carta fotografica bn ilford stampata con durst lambda 130, serigrafia su vetro d'ar, stampa a inchiostro uv flatbed su doppia pellicola di poliestere opaco, dibond, forex, gesso, acciaio multigrado okumè. Due pannelli: Pannello 1: 152 x 110 x 22,5 cm / Panello 2: 152 x 190 cm. Dimensioni totali 321 x 152 x 22,5 cm. Foto Antonio Maniscalco. Courtesy Lia Rumma Gallery Milano/Napoli - Z2O Sara Zanin Gallery Roma
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Rä di Martino "Poor, Poor Jerry ", 2017. Videostill. Full HD, colore, audio. 7 minuti. Produzione SNAPORAZVEREIN
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Renato Leotta "Fiumi", 2020. Video full HD. Courtesy l’artista e Galleria Fonti, Napoli
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Silvia Giambrone "Mirror #12", 2021. Acacia spinosa, bronzo, resina, cera, polistirolo, mdf, 210x127x13 cm. Courtesy l'artista e Richard Saltoun Gallery
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Diego Marcon "Ludwig", 2018. Veduta dell’installazione, Diego Marcon, Galleria ZERO..., Milano. Marmo bianco altissimo di Carrara. 33x49x179 cm, prodotto da Fondazione Hernaux. Foto Roberto Marossi. Courtesy l’artista ed Ermes – Ermes, Roma/Vienna
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Al MACTE il 62mo Premio Termoli
Arti visive, architettura e design
E’ il più longevo premio per l’arte italiana che dal 1955 ha portato a Termoli alcuni degli artisti più importanti del secondo Novecento, lasciando come testimonianza del loro passaggio le opere che oggi compongono la preziosa collezione del MACTE – il Museo di Arte Contemporanea di Termoli
Fino al 29 agosto 2021 accanto alla sezione dedicata alle Arti Visive del Premio Termoli per la prima volta anche una sezione dedicata a Architettura e Design
E’ anche la prima volta che il Premio Termoli è organizzato proprio dal MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli, nato nel 2019 e oggi diretto dalla giovane curatrice Caterina Riva.
In linea con la sua tradizione, la 62mo Premio Termoli presenta una mostra di artisti contemporanei invitati da quattro curatori selezionatori: tra i partecipanti, la giuria nominerà un vincitore la cui opera verrà acquisita ed entrerà nelle collezioni del museo. La mostra è progettata e curata da Laura Cherubini, che ha invitato i curatori Giacinto Di Pietrantonio, Francesco Garutti, Lorenzo Madaro e Paola Ugolini a selezionare i dodici artisti partecipanti: Rä di Martino, Bruna Esposito, Matteo Fato, Claire Fontaine, Silvia Giambrone, Michele Guido, Renato Leotta, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Giuseppe Stampone, Alice Visentin, Gilberto Zorio. La giuria che sceglierà il vincitore è composta da Laura Cherubini, Caterina Riva e Andrea Viliani, e selezionerà anche un artista a cui sarà dedicata una mostra negli spazi del MACTE nel 2022.
L’idea di ampliare il Premio Termoli con una nuova sezione Architettura e Design è di Laura Cherubini, che ha attivato una call internazionale che ha visto partecipare quasi 200 candidati da tutto il mondo per la progettazione di una pensilina per la sosta dei bus della città di Termoli.
Le proposte più meritevoli – che rispondono ai requisiti di innovazione, avanzamento tecnologico e sostenibilità ecologica – sono state selezionate da una giuria composta da Laura Cherubini, Domitilla Dardi, Paolo De Matteis Larivera, Angela Rui e Andrea Viliani e saranno presentate al pubblico nella mostra del 62mo Premio Termoli.
Il progetto vincitore sarà incluso nei piani di riqualificazione urbana del Comune di Termoli. Il premio include inoltre una somma di denaro.
Per entrambe le sezioni del Premio Termoli è prevista una menzione speciale assegnata dai visitatori del museo, che potranno votare il loro vincitore.
Il Premio Termoli dal 1955 al MACTE
Il Premio Termoli nasce nel 1955 come premio annuale d’Arte Contemporanea. Dal 1960 diviene una vera e propria ricognizione della ricerca artistica in Italia, grazie al continuo impegno di Achille Pace e alla collaborazione di figure illustri quali Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Lara Vinca Masini, Filiberto Menna e molti altri. Attraverso lo strumento del premio acquisto, si è andata costituendo negli anni una collezione di opere rappresentative di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione dell’arte contemporanea che va dal 1955 a oggi.
Tra gli artisti in collezione: Carla Accardi, Riccardo Baruzzi, Mirella Bentivoglio, Benni Bosetto, Dadamaino, Tano Festa, Bice Lazzari, Sergio Lombardo, Gino Marotta, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mario Schifano, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini, Nanda Vigo.
Dal 2016 il premio è diventato biennale con la 60ma edizione a cura di Anna Daneri e la 61ma edizione a cura di Attilia Fattori Franchini. Oggi il Premio Termoli è per la prima volta integrato nell'attività di tutela e valorizzazione del museo nato proprio dalla collezione delle opere acquisite attraverso questo appuntamento.
Fino al 29 agosto 2021 accanto alla sezione dedicata alle Arti Visive del Premio Termoli per la prima volta anche una sezione dedicata a Architettura e Design
E’ anche la prima volta che il Premio Termoli è organizzato proprio dal MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli, nato nel 2019 e oggi diretto dalla giovane curatrice Caterina Riva.
In linea con la sua tradizione, la 62mo Premio Termoli presenta una mostra di artisti contemporanei invitati da quattro curatori selezionatori: tra i partecipanti, la giuria nominerà un vincitore la cui opera verrà acquisita ed entrerà nelle collezioni del museo. La mostra è progettata e curata da Laura Cherubini, che ha invitato i curatori Giacinto Di Pietrantonio, Francesco Garutti, Lorenzo Madaro e Paola Ugolini a selezionare i dodici artisti partecipanti: Rä di Martino, Bruna Esposito, Matteo Fato, Claire Fontaine, Silvia Giambrone, Michele Guido, Renato Leotta, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Giuseppe Stampone, Alice Visentin, Gilberto Zorio. La giuria che sceglierà il vincitore è composta da Laura Cherubini, Caterina Riva e Andrea Viliani, e selezionerà anche un artista a cui sarà dedicata una mostra negli spazi del MACTE nel 2022.
L’idea di ampliare il Premio Termoli con una nuova sezione Architettura e Design è di Laura Cherubini, che ha attivato una call internazionale che ha visto partecipare quasi 200 candidati da tutto il mondo per la progettazione di una pensilina per la sosta dei bus della città di Termoli.
Le proposte più meritevoli – che rispondono ai requisiti di innovazione, avanzamento tecnologico e sostenibilità ecologica – sono state selezionate da una giuria composta da Laura Cherubini, Domitilla Dardi, Paolo De Matteis Larivera, Angela Rui e Andrea Viliani e saranno presentate al pubblico nella mostra del 62mo Premio Termoli.
Il progetto vincitore sarà incluso nei piani di riqualificazione urbana del Comune di Termoli. Il premio include inoltre una somma di denaro.
Per entrambe le sezioni del Premio Termoli è prevista una menzione speciale assegnata dai visitatori del museo, che potranno votare il loro vincitore.
Il Premio Termoli dal 1955 al MACTE
Il Premio Termoli nasce nel 1955 come premio annuale d’Arte Contemporanea. Dal 1960 diviene una vera e propria ricognizione della ricerca artistica in Italia, grazie al continuo impegno di Achille Pace e alla collaborazione di figure illustri quali Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Lara Vinca Masini, Filiberto Menna e molti altri. Attraverso lo strumento del premio acquisto, si è andata costituendo negli anni una collezione di opere rappresentative di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione dell’arte contemporanea che va dal 1955 a oggi.
La collezione del Premio Termoli rappresenta un caso d'eccellenza in Italia per la documentazione di tutto quell’ambito di ricerca che va dal post-informale all’astrattismo, alla nuova figurazione, all’arte cinetica e programmata. Attualmente la collezione comprende oltre 470 opere, in gran parte dipinti su tela, ma anche opere scultoree, realizzate con pluralità di tecniche e materiali.
Tra gli artisti in collezione: Carla Accardi, Riccardo Baruzzi, Mirella Bentivoglio, Benni Bosetto, Dadamaino, Tano Festa, Bice Lazzari, Sergio Lombardo, Gino Marotta, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mario Schifano, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini, Nanda Vigo.
Dal 2016 il premio è diventato biennale con la 60ma edizione a cura di Anna Daneri e la 61ma edizione a cura di Attilia Fattori Franchini. Oggi il Premio Termoli è per la prima volta integrato nell'attività di tutela e valorizzazione del museo nato proprio dalla collezione delle opere acquisite attraverso questo appuntamento.