Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Il regista

Daniele Luchetti

Tra i mestieri del cinema quello del regista è il più difficile da descrivere. Una vasta mitologia fatta di nomi altisonanti, la sua posizione di spicco all'interno dell'iter realizzativo di una pellicola lo collocano  spesso sul piedistallo riservato agli artisti, allontanandolo dal resto della troupe. In realtà il regista di un film deve essere soprattutto bravo a gestire il lavoro di tutti gli altri, tenendo sempre presente la visione d'insieme del film. 

Per farci spiegare meglio questo ruolo così delicato e centrale nella realizzazione di una pellicola, ci siamo rivolti ad un maestro, Daniele Luchetti, uno dei più prolifici cineasti del cinema italiano e direttore artistico del corso di Regia alla Scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.


Il regista Daniele Luchetti

Figlio di uno scrittore e nipote di un pittore, Luchetti ha studiato Lettere e Storia dell'Arte. Ha frequentato la scuola di cinema Gaumont per poi muovere i primi passi sul set come aiuto regista di Nanni Moretti in Bianca e La messa è finita. Con Domani accadrà (1988) debutta dietro la macchina da presa e vince il David di Donatello come miglior regista esordiente. Nel 1992 con Il portaborse (David di Donatello per la miglior sceneggiatura) e soprattutto con La scuola (1995),ottiene grandi consensi di pubblico e di critica. Ha realizzato anche diversi spot pubblicitari.

Dopo I piccoli maestri (1998), di cui firma anche la sceneggiatura, nel 2007 presenta a Cannes Mio fratello è figlio unico (2006), tratto dal romanzo "Il fasciocomunista" di Antonio Pennacchi, che si aggiudica 5 David di Donatello per la sceneggiatura (Rulli-Petraglia-Luchetti), miglior attore protagonista (Elio Germano), migliore attrice non protagonista (Angela Finocchiaro), montaggio e fonico in presa diretta (Bruno Pupparo). 

Seguono, nel 2010 La nostra vita, nel 2013 Anni felici con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzoti e nel 2015 Chiamatemi Francesco - Il papa della gente il film che racconta il percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. Gli ultimi tre titoli usciti in sala sono Io sono tempesta (2018) con Marco Giallini, Momenti di trascurabile felicità (2019) dall'omonimo romanzo di Francesco Piccolo e Lacci (2020) interpretato da  Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno.