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I premi del 43° Torino Film Festival
Miglior film "The Garden of Earthly Delights" di Morgan Knibbe
Il 29 novembre al Cinema Massimo si è svolta la cerimonia di chiusura del 43° Torino Film Festival. Nel corso della serata sono stato consegnati i riconoscimenti ai vincitori delle tre categorie in concorso: Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi.
La giuria del Concorso Lungometraggi presieduta da Ippolita di Majo, ha assegnato al film del regista olandese Morgan Knibbe The Garden of Earthly Delights il premio per il Miglior film. Ambientato nelle baraccopoli di Manila, la pellicola racconta le vicende di un ragazzo di undici anni che sogna di diventare gangster, mentre droga, prostituzione e un turista olandese tradito portano tutti alla rovina. Nel video il trailer del film.
Premio speciale della Giuria a IDA WHO SANG SO BADLY EVEN THE DEAD ROSE UP AND JOINED HER IN SONG di Ester Ivakič. Premio per la miglior sceneggiatura: AILLEURS LA NUIT di Marianne Métivier. Premio per le migliori performance a Sadie Scott (FUCKTOYS) e Maria Wróbel (QUE MA VOLONTÉ SOIT FAITE).
La giuria del Concorso Documentari presieduta da Giovanna Gagliardo ha assegnato a Seeds di Brittany Shyne il Premio per il Miglior documentario. Il documentario indaga la vita degli agricoltori neri, svelando le sfide legate al mantenimento dell'eredità e al valore della proprietà della terra. Il film è stato premiato a Sundance.
La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta da Lina Sastri (Italia) ha assegnato il Premio per il Miglior Corto al film What Have you Done, Zarina? di Camila Sagyntkan. E' la storia tragica di una studentessa di quindici anni che decide di liberarsi di una gravidanza indesiderata. In segreto cerca una soluzione, ingoia pillole, si confida con la migliore amica Karina, tiene all’oscuro i genitori, che non capirebbero mai. Ogni tentativo, però, la trascina in un ciclo di vergogna e silenzio. Nel giro di pochi giorni, così, il mondo di Zarina va in frantumi, tra l’isolamento, l’umiliazione e il peso di decisioni troppo grandi per la sua età.
La serata di chiusura del TFF 2025 ha visto anche la proiezione in anteprima italiana, del film Nuremberg di James Vanderbilt con Russel Crowe nel ruolo del gerarca nazista Hermann Göring.
Ispirato al libro The Nazi and the Psychiatrist, Nuremberg racconta di un giovane psichiatra dell’esercito americano incaricato di valutare lo stato mentale degli imputati: i principali gerarchi nazisti accusati di crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, con prove schiaccianti presentate tramite documenti, filmati e testimonianze. Lo psichiatra deve giudicare se siano in grado di affrontare il tribunale militare. Nel cast Rami Malek, Russell Crowe, Richard E. Grant. Il film è distribuito da Eagle Pictures. Al cinema dal 18 dicembre.
In copertina: I protagonisti del film vincitore del 43° TFF e il regista Morgan Knibbe
La giuria del Concorso Lungometraggi presieduta da Ippolita di Majo, ha assegnato al film del regista olandese Morgan Knibbe The Garden of Earthly Delights il premio per il Miglior film. Ambientato nelle baraccopoli di Manila, la pellicola racconta le vicende di un ragazzo di undici anni che sogna di diventare gangster, mentre droga, prostituzione e un turista olandese tradito portano tutti alla rovina. Nel video il trailer del film.
Premio speciale della Giuria a IDA WHO SANG SO BADLY EVEN THE DEAD ROSE UP AND JOINED HER IN SONG di Ester Ivakič. Premio per la miglior sceneggiatura: AILLEURS LA NUIT di Marianne Métivier. Premio per le migliori performance a Sadie Scott (FUCKTOYS) e Maria Wróbel (QUE MA VOLONTÉ SOIT FAITE).
La giuria del Concorso Documentari presieduta da Giovanna Gagliardo ha assegnato a Seeds di Brittany Shyne il Premio per il Miglior documentario. Il documentario indaga la vita degli agricoltori neri, svelando le sfide legate al mantenimento dell'eredità e al valore della proprietà della terra. Il film è stato premiato a Sundance.
Premio speciale della Giuria a COEXISTENCE, MY ASS! di Amber Fares. Menzione speciale al film BOBÒ di Pippo Delbono.Per la capacità di raccontare per immagini potenti la vita quotidiana di una comunità, costretta a subire l’ipocrisia delle parole delle leggi
La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta da Lina Sastri (Italia) ha assegnato il Premio per il Miglior Corto al film What Have you Done, Zarina? di Camila Sagyntkan. E' la storia tragica di una studentessa di quindici anni che decide di liberarsi di una gravidanza indesiderata. In segreto cerca una soluzione, ingoia pillole, si confida con la migliore amica Karina, tiene all’oscuro i genitori, che non capirebbero mai. Ogni tentativo, però, la trascina in un ciclo di vergogna e silenzio. Nel giro di pochi giorni, così, il mondo di Zarina va in frantumi, tra l’isolamento, l’umiliazione e il peso di decisioni troppo grandi per la sua età.
Premio speciale della Giuria: 175 di Sepehr Nosrati. Menzione speciale a FIN di Ward Kayyal.Camila Sagyntkan racconta con sensibilità e coraggio la vicenda di una ragazza quindicenne incinta dopo una violenza. Una messa in scena rigorosa intreccia, con le contraddizioni di una famiglia patriarcale e le ingiustizie sociali, il dramma psicologico di Zarina, nell’intensa interpretazione di Yenlik Kozike, tentata di rivolgere su di sé il senso di colpa accentuato dai pregiudizi arcaici della sua comunità
La serata di chiusura del TFF 2025 ha visto anche la proiezione in anteprima italiana, del film Nuremberg di James Vanderbilt con Russel Crowe nel ruolo del gerarca nazista Hermann Göring.
Ispirato al libro The Nazi and the Psychiatrist, Nuremberg racconta di un giovane psichiatra dell’esercito americano incaricato di valutare lo stato mentale degli imputati: i principali gerarchi nazisti accusati di crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, con prove schiaccianti presentate tramite documenti, filmati e testimonianze. Lo psichiatra deve giudicare se siano in grado di affrontare il tribunale militare. Nel cast Rami Malek, Russell Crowe, Richard E. Grant. Il film è distribuito da Eagle Pictures. Al cinema dal 18 dicembre.
In copertina: I protagonisti del film vincitore del 43° TFF e il regista Morgan Knibbe