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Tony Curtis, a 100 anni dalla nascita

Un uomo e i suoi film

Una galleria fotografica per ricordare uno degli attori più amati di Hollywood, Tony Curtis di cui il 3 giugno 2025 ricorre il centenario della nascita.

All'anagrafe Bernard Schwartz, Tony Curtis nasce il 3 giugno 1925 a New York, nel Bronx, in una famiglia di origine ungherese. Nella sua carriera cinematografica, iniziata con piccole parti subito dopo la Seconda guerra mondiale, ha interpretato più di 130 film, conquistando un posto di primo piano nelle produzioni statunitensi degli anni Cinquanta e Sessanta. Chi non ricorda la sua interpretazione del musicista squattrinato e donnaiolo in A qualcuno piace caldo (1959), accanto a Jack Lemmon e Marilyn Monroe, diretto dal maestro Billy Wilder? 

Ma prima di affrontare ruoli spassosi nella commedia, Curtis aveva vestito i panni di personaggi molto diversi, a partire dal suo film di esordio come protagonista, Il figlio di Alì Babà (1952), una pellicola d'azione e d'avventura. Molti anche i ruoli drammatici, come in Houdinì (1953) diretto da George Marshall, in Piombo rovente (1957) di Alexander Mackendrick o in La parete di fango (1958) di Stanley Kramer. Quest'ultimo gli valse una nomination all'Oscar per il ruolo di un evaso violento e razzista, compagno forzato di Sidney Poitier in una fuga che li rende alleati. Nel 1968, ne Lo strangolatore di Boston di Richard Fleischer - basato su una storia realmente accaduta - gli viene affidata la complessa parte di un operaio schizofrenico che, in preda a raptus di follia, uccide una dozzina di donne.

Un attore eclettico dunque, non solo bello e dotato di una naturale simpatia. Capace in tutti i casi di dimostrare straordinarie doti interpretative e un valore professionale reale che gli valse un successo a livello internazionale. 

Dello stesso anno di A qualcuno piace caldo è un'altra famosa commedia hollywoodiana firmata da Blake Edwards, Operazione sottoveste (1959), in cui Tony Curtis recita affiancando un maturo Cary Grant. Dello stesso regista è La grande corsa (1965), commedia incentrata su una corsa automobilistica che rimette insieme la fortunata coppia Curtis - Lemmon, non più alleati ma antagonisti. Nell'ambito della produzione 'brillante' vanno anche ricordati Chi era quella signora? (1960) di George Sidney; Il grande impostore (1960) di Robert Mulligan; Ciao Charlie! (1964) di Vincente Minelli. Il suo talento versatile lo ha portato anche sui set di film in costume come Spartacus (1960) di Stanley Kubrick e I Vichinghi (1958) di Richard Fleischer, entrambi accanto a Kirk Douglas.

Negli ultimi anni della sua carriera lavora soprattutto come caratterista. Ne Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan, tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald, è stato il divo bizzoso e complessato Rodriguez; produttore cinematografico in Assassinio allo specchio (1980) di Guy Hamilton; senatore patriottico in La signora in bianco (1985) di Nicolas Roeg.

Nel 1993 l'attore ha pubblicato l'autobiografia Tony Curtis: the man and his movies. Dal suo primo matrimonio con l'attrice Janet Leigh ebbe due figlie, Kelly (1956) e Jamie Lee (1958). L'attore è scomparso nel settembre del 2010.