Il tuo browser non supporta video HTML5
Anna Maria Ortese e la sua Napoli
In breve la biografia della scrittrice
Ritratto per immagini di Anna Maria Ortese, ritenuta dalla critica letteraria tra le più grandi scrittrici del XX secolo. Donna dal carattere deciso a volte ostico, ha delineato, in solitudine e a dispetto della disattenzione dei contemporanei, la sua straordinaria personalità di scrittrice. I suoi primi scritti e romanzi sono infatti stati ignorati solo per essere poi riscoperti e apprezzati in tarda età. Nel 1953 pubblica II mare non bagna Napoli, un libro nato dall'incontro della scrittrice con una città uscita in pezzi dalla guerra, ma che rimarrà per tutta la vita il suo luogo di elezione.
L'uomo senza compassione è nulla, è un fenomeno fisico che potrebbe cessare di essere, e non cesserebbe nulla. Nulla ha valore, in tutta la vita dell'uomo sulla terra, nemmeno l'immensa arte e le religioni - nulla se non questo sentire compassione e desiderio di soccorrere un altro - Anna Maria Ortese
Anna Maria Ortese nasce a Roma nel 1914. Esordisce con i racconti Angelici dolori (1937) e L'infanta sepolta (1950). Il mare non bagna Napoli del 1953, premio Viareggio, esce ne I gettoni einaudiani. Pubblica poi Silenzio a Milano (1958), L'iguana (1965) e Poveri e semplici (1967), cui seguono La luna sul muro (1968) e L'alone grigio (1969). Tra le sue opere successive: Il porto di Toledo (1975), Il cappello piumato (1979), Il treno russo (1983) e In sonno e in veglia (1987). Il cardillo addolorato (1993) e Alonso e i visionari (1996) hanno un certo successo e nel 1996 esce una sua raccolta di poesie, Il mio paese è la notte. Corpo celeste del 1997 è una raccolta di riflessioni. Muore a Rapallo nel 1998.