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Odissea, Canto XII: le sirene
Dallo sceneggiato Rai del 1968
Le Sirene dell'Odissea nello sceneggiato televisivo diretto da Franco Rossi nel 1968. Circe, prima di lasciar partire Ulisse, lo aveva messo in guardia sulle insidie del viaggio, suggerendogli il modo di difendersi dal canto delle sirene. Qui vediamo l’eroe omerico che, prima di giungere in prossimità dell’isola, abitata dalle pericolose creature, per poterne ascoltare il canto, tappa le orecchie dei compagni con la cera e si fa legare all’albero maestro della nave. Sentendo la voce delle sirene, Ulisse comincia a dimenarsi furiosamente e a gridare, supplicando i compagni di liberarlo; ma questi ultimi, con la cera nelle orecchie, non riescono a sentirlo. Spentosi lentamente il canto, egli torna in sé e, vedendo, insieme ai compagni, i resti delle ossa dei marinai che non hanno resistito all’incantesimo sparsi sulle coste dell’isola, si rende conto del terribile pericolo scampato.
L'incipit dell'Odissea:
Narrami, o musa, dell'eroe multiforme, che tanto
vagò, dopo che distrusse la Rocca sacra di Troia:
di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri,
molti dolori patì sul mare nell'animo suo,
per riacquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni.
Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo:
con la loro empietà si perdettero,
stolti, che mangiarono i buoi del Sole
Iperione: ad essi tolse il dì del ritorno.
Racconta qualcosa anche a noi, o dea figlia di Zeus.
Omero è il poeta greco cui sono attribuiti i due più importanti poemi epici della letteratura graca: l'Iliade e l'Odissea. Sulla sua biografia non ci sono certezze e anzi la sua vita è ammantata di leggenda, pertanto per gli storiografi è stato estremamente complesso e delicato tentare di ricomporne le vicende storiche, tanto che molte questioni cruciali sono ancora aperte, come per esempio in che periodo sia vissuto e dove precisamente.