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Letto e cantato: William Shakespeare
Rubrica a cura dello scrittore Luca Damiani
Questo filmato di "Letto e cantato", la rubrica di approfondimento a cura di Luca Damiani dedicata al rapporto fra musica e letteratura, si occupa questa volta di uno dei più grandi interpreti della storia della letteratura e della drammaturgia mondiale: William Shakespeare, che forse più di chiunque altro ha saputo cogliere e trasporre nelle proprie opere il profondo, intimo rapporto fra il ritmo della parola scritta e la dimensione dell'ascolto.
Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome! O, se non lo vuoi, tienilo pure e giura di amarmi, ed io non sarò più una Capuleti - Da Romeo e Giulietta
William Shakespeare (Stratford-upon-Avon 1564-1616) è forse l'autore più importante della letteratura inglese e artista tra i più alti di ogni tempo e paese; l'universalità delle sue opere, la modernità dei personaggi, l’introspezione psicologica e esistenziale ne rendono solo in parte la grandezza. I suoi testi teatrali, commedie e tragedie, da 400 anni continuano a essere rappresentati in tutto il mondo, grazie alla capacità ineguagliata di indagare i sentimenti dell'animo umano: dall’estasi d'amore, alla crudeltà più bieca, dalla rivalità, alle invidie e gelosie, dal desiderio di potere a quello di giustizia, dal carattere illusorio dell’esistenza, alla fugacità della vita. I suoi personaggi fanno parte del nostro patrimonio genetico, sono tanto reali e concreti da essere lo specchio degli esseri umani di ogni tempo, in ognuno possiamo trovare qualcosa di noi. Partendo dal principe Amleto, forse il punto più alto raggiunto, al Re Lear, al sanguinario Macbeth e la sua Lady, il divertente e bonario Falstaff, gli amanti di Verona Romeo e la tenera Giulietta, il perfido e calcolatore Jago e Otello, Cleopatra e il suo Antonio, e poi Giulio Cesare, l'ebreo Shylock, Riccardo III e la sua brama di potere e infine il mago Prospero che ci ricorda: "noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e la nostra breve vita è cinta di sonno". Il grande drammaturgo inglese ha saputo fare del mondo un teatro, grazie alla sua straordinaria forza poetica, dando vita a un gioco di contrasti tra: amore e odio, prepotenza e sacrificio, realtà e immaginazione, follia e saggezza. Con la sua poesia, Shakespeare ha rinnovato il linguaggio, ha inventato una lingua nuova per ogni personaggio, per ogni stato d'animo, immediata e concreta. E la sua straordinaria originalità nel saper rielaborare le fonti delle tragedie e delle commedie, attingendo alla tradizione del teatro popolare inglese, alle cronache medievali, a novelle spagnole, latine e alla cultura italiana. Della sua vita si hanno poche notizie, solo fonti primarie di informazioni e il dibattito sulla cronologia delle opere è ancora aperto e discusso da molti studiosi.