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Maurizio Maggiani, Il romanzo della nazione
La mia famiglia e altri eroi
Il Romanzo della Nazione di Maurizio Maggiani contiene due storie, quella della famiglia dello scrittore e la storia patria. Il rapporto tra Dinetto, il padre elettricista che ha lavorato dai dodici anni ai settanta senza mai fermarsi, che ama il canto e la poesia, e Adorna, la bellissima moglie, chiamata con il nome di una mula, donna abituata al dominio, nemica ferrea di ogni effusione ed espressione artistica, suscita nel figlio tenerezza e perplessità. Un romanzo sul sentimento di orfanità: perché quando si perdono i genitori si spalanca un vuoto a qualunque età questo capiti e perché siamo tutti orfani della Nazione che doveva realizzarsi e non si è realizzata. Maurizio Maggiani ha ricevuto a Napoli il premio Elsa Morante per la Narrativa. In quest'occasione ci ha parlato del suo libro, del filone familiare e quello storico, dell'orfanità e della Nazione mancata.
C'è sempre prima la gallina, sempre. Non è vero che c'è da chiedersi se prima ci fosse stato l'uovo, c'è sempre prima la gallina. E la gallina che cos'è, la gallina è mio padre, e mio padre è la nazione: mio padre è la parte che mi spetta, che mi è toccata della nazione.
Maurizio Maggiani è nato a Castelnuovo Magra, La Spezia nel 1951. Con Feltrinelli ha pubblicato tra gli altri: Vi ho già tutti sognato una volta (1990), Felice alla guerra (1992), màuri màuri (1989, e poi 1996), Il coraggio del pettirosso (1995), La regina disadorna (1998) Il romanzo della nazione (2015).