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Emanuele Trevi
La vita, le opere, il pensiero
Emanuele Trevi parla della propria produzione letteraria, soffermandosi in particolare sul suo libro finalista al Premio Strega, Qualcosa di scritto, e sul saggio Musica distante, ripubblicato in versione ampliata.
La musica è un luogo di contaminazione totale, mentre la letteratura vigente, la letteratura che ha un prestigio sociale, un prestigio commerciale, un prestigio editoriale oggi, è una letteratura di carattere monologico, nel senso che, nel bene e nel male, è rivolta a un tipo di lettore che si identifica con la storia che viene raccontata
Emanuele Trevi si è occupato inizialmente di critica letteraria e di saggistica. Nel 1994 pubblica Istruzioni per l'uso del lupo, una lettera sulla critica italiana, mentre nel 1997 esce Musica distante, un saggio sulle connessioni tra letteratura e concetto di Bene, aggiornato e ripubblicato nel 2012. Il suo esordio narrativo avviene nel 2003 con I cani del nulla. Una storia vera. Nel 2005 con Senza verso, il libro reportage sul poeta Pietro Tripodo, vince il Premio Sandro Onofri. Nello stesso anno pubblica il romanzo L’onda del porto. Del 2007 è il libro-intervista con il padre Mario, psicologo junghiano, Invasioni controllate, e nel 2009 esce Letteratura e libertà, conversazioni con Raffaele La Capria. Nel 2010 pubblica Il libro della gioia perpetua, mentre nel 2012 è finalista al Premio Strega con Qualcosa di scritto.