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Donatella Di Pietrantonio, Bella mia
Dopo il terremoto
Tornato in libreria presso Einaudi, Bella mia, il secondo romanzo della scrittrice Donatella Di Pietrantonio racconta il lutto che si è abbattuto su una famiglia e su un’intera città. Lo sfondo è quello del terremoto dell’Aquila, in cui la protagonista perde la sorella gemella e si trova a occuparsi del nipote adolescente rimasto orfano di madre. Il libro segue il percorso della donna dalla piena del dolore al lento riemergere alla vita e l’evoluzione del rapporto tra zia e nipote. Un’intensa storia di sentimenti e legami familiari e insieme la denuncia dello spaesamento a cui sono stati costretti gli abitanti del capoluogo abruzzese negli insediamenti costruiti lontano da tutto. A proposito della scrittura, ci ha detto Donatella Di Pietrantonio:
Donatella Di Pietrantonio è nata e ha trascorso l’infanzia ad Arsita, in provincia di Teramo. Ha esordito nel 2011 con il romanzo Mia madre è un fiume, pubblicato da Elliot, vincitore di numerosi premi e tradotto in Germania. Con L'Arminuta, Einaudi, ha vinto il Premio Campiello nel 2017. Vive a Penne, in provincia di Pescara, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Bella mia, che è stato tra i dodici candidati al Premio Strega, viene ripubblicato da Einaudi con una postfazione dell'autrice.
Scrivere per me è stata la scoperta di una possibilità espressiva in cui convogliare il mio mondo interiore, la mia sensibilità.
Donatella Di Pietrantonio è nata e ha trascorso l’infanzia ad Arsita, in provincia di Teramo. Ha esordito nel 2011 con il romanzo Mia madre è un fiume, pubblicato da Elliot, vincitore di numerosi premi e tradotto in Germania. Con L'Arminuta, Einaudi, ha vinto il Premio Campiello nel 2017. Vive a Penne, in provincia di Pescara, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Bella mia, che è stato tra i dodici candidati al Premio Strega, viene ripubblicato da Einaudi con una postfazione dell'autrice.