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Simona Vinci, Parla mia paura

Il racconto della propria discesa negli abissi della depressione

Che cosa trasforma una bambina intrepida fino all’autolesionismo in un’adulta paralizzata dalla “paura della paura”? Nel suo nuovo libro, Parla, mia paura (Einaudi), che nasce come complemento del precedente L’ultima verità, Simona Vinci affronta la storia della propria depressione, offrendola ai lettori nella convinzione che raccontare la gabbia possa essere un modo per cominciare a smontarla. C’è una diagnosi (depressione ansiosa reattiva), ci sono varie manifestazioni (l’anoressia, l’insonnia, il pensiero consolatorio del suicidio), c’è un lungo percorso di cura attraverso l’analisi, c’è una tappa liberatoria (la chirurgia plastica che agevola l’accettazione di sé), c’è una ricaduta dopo il parto e c’è una causa scatenante (la morte di un giovane molto amato, con tutti i rimpianti che questa morte prematura si tira dietro). Ma al di là di tutto c’è una certezza a cui appigliarsi: “le parole non mi hanno mai tradita”. Simona Vinci riesce nell’impresa di trasformare la propria angoscia in letteratura e dà, attraverso il suo esempio, l’unico consiglio possibile a chi soffre di questa malattia, quello di non nascondersi.In questa intervista Simona Vinci ci racconta come e perché è arrivata a scrivere Parla, mia paura.

È cominciata con la paura. Paura delle automobili. Paura dei treni. Paura delle luci troppo forti. Dei luoghi troppo affolati, di quelli troppo vuoti, di quelli troppo chiusi e di quelli troppo aperti. Paura dei cinema, dei supermercati, delle poste, delle banche. Paura degli sconosciuti, paura dello sguardo degli altri, di ogni altro, paura del contatto fisico, delle telefonate. Paura di corde, lacci, cinture, scale, pozzi, coltelli. Paura di stare con gli altri e paura di stare da sola. 

Simona Vinci è nata a Milano nel 1970 e vive a Bologna. Il suo primo romanzo, Dei bambini non si sa niente (Einaudi) ha riscosso un grande successo. Caso letterario dell'anno, è stato tradotto in numerosi altri paesi, tra i quali gli Stati Uniti. Sempre per Einaudi sono usciti la raccolta di racconti In tutti i sensi come l'amore (1999) e i romanzi Come prima delle madri (2003), Brother and Sister (2004), Stanza 411 (2006), Strada Provinciale Tre (2007), La prima verità (2016) e Parla, mia paura (2017). Per i lettori più giovani ha pubblicato Corri, Matilda (1998) e Matildacity (1998). Ha scritto il racconto “La più piccola cosa” pubblicato nell'antologia Le ragazze che dovresti conoscere (2004). Inoltre nel 2010 ha collaborato alla raccolta Sei fuori posto.