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Katherine Rundell, Capriole sotto il temporale

Dalla felicità africana alla cupezza londinese

Wilhelmina è una dodicenne che cresce libera e felice in una fattoria in Zimbabwe. Adora andare a cavallo a testa in giù insieme al suo amico Simon e scatta quando vede altri ragazzi che maltrattano gli animali. Tutto crolla quando suo padre, che lavora come fattore per il capitano Browne, si ammala di malaria. Il capitano si fa circuire dall’orrida Cynthia, una giovane vedova che si spaccia per infermiera e così s’insinua casa loro; il padre di Will si aggrava e muore; il capitano sposa Cynthia e lei spedisce la ragazza in un collegio inglese. Capriole sotto il temporale (tradotto da Mara Pace per Rizzoli) è il libro di esordio di Katherine Rundell, che ha in comune con la sua protagonista un’infanzia avventurosa in Africa. La seconda parte del libro ci racconta di Will alle prese con compagne di scuola pulitissime e cattivissime, la sua fuga fino allo zoo di Londra, il suo incontro con un ragazzo che la ospita in garage fino all’arrivo della polizia. Will tornerà a studiare, ma con la speranza di poter un giorno rivedere Simon e la terra del suo cuore. Appassionante.

Wilhelmina andava a cavallo meglio di qualsiasi ragazzo della fattoria, perché suo padre pensava che imparare a cavalcare prima di camminare è come bere Coca-Cola da una bottiglia di vetro sott’acqua, o dondolarsi da un baobab appesi a testa in giù per le ginocchia: spiazzante e intenso.

Katherine Rundell è nata nel 1987. Cresciuta tra l’Africa e l’Europa, ha vinto una borsa di studio all’All Souls College di Oxford. I suoi romanzi hanno ottenuto prestigiosi premi. Con Rizzoli ha pubblicato Sophie sui tetti di Parigi (Waterstones Children’s Book Prize 2014), La ragazza dei lupi (Premio Andersen 2017) e Il Natale di Teo. Capriole sotto il temporale, suo romanzo d’esordio nel 2011, è ambientato in Zimbabwe, la terra dove è cresciuta.