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Alessandro Perissinotto, La congregazione
Caccia alla testimone della strage
Uno sperduto paese del Colorado che si precipita a fare benzina per conoscere la nuova cassiera, che viene da Denver e sta scontando una pena per guida in stato di ebrezza: è questo lo sfondo del nuovo libro di Alessandro Perissinotto, La congregazione (Mondadori). Perissonotto immagina per la sua protagonista, Elizabeth Doran, un passato spaventoso: da bambina ha assistito al suicidio di massa della setta del reverendo Jones e ha perso nel giro di poco tempo prima il padre e poi la madre. Da grande è diventata una spogliarellista con il vizio del bere e ora spera che questo a Frisco, nella casa che le ha lasciato la zia Rose, sia un nuovo inizio. Ma dietro quella strage c'era una battaglia tra la Cia e l'Fbi e i potenti coinvolti non possono lasciare che una testimone oculare giri indisturbata. Con tensione crescente assistiamo alla fuga di Elizabeth dai suoi inseguitori e alla scoperta che tra i suoi nuovi amici potrebbe esserci chi si è venduto al nemico. Da un fatto di cronaca nerissima avvenuto nel 1978, il più grande massacro di americani prima dell'11 settembre, un thriller che si legge d'un fiato con una protagonista indimenticabile.
Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. È docente di Teorie e tecniche delle scritture all’Università di Torino e visiting professor presso La Denver University. Ha esordito come narratore nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio). Tra i suoi libri: Semina il vento (2012), Le colpe dei padri (2013, secondo classificato al Premio Strega), Quello che l'acqua nasconde (2017). Con Mondadori ha pubblicato Il silenzio della collina (2019). Nel 2020 esce per Laterza Raccontare.
Che cretina era stata! Farsi beccare per la seconda volta in un anno a guidare in stato di ebbrezza. Ebbrezza poi! Non era affatto ubriaca quando l’avevano fermata; una cosa è la percentuale di alcol che hai nel sangue e un’altra cosa è la tua lucidità. E lei era lucida, tutte e due le volte. Probabilmente se non fossero state le tre del mattino e lei non fosse stata vestita come una puttana, non le avrebbero neppure fatto il test.
Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. È docente di Teorie e tecniche delle scritture all’Università di Torino e visiting professor presso La Denver University. Ha esordito come narratore nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio). Tra i suoi libri: Semina il vento (2012), Le colpe dei padri (2013, secondo classificato al Premio Strega), Quello che l'acqua nasconde (2017). Con Mondadori ha pubblicato Il silenzio della collina (2019). Nel 2020 esce per Laterza Raccontare.