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Umberto D'Angelo, Ettore Novelli e il suo ideale di biblioteca
Una mostra alla Biblioteca Angelica di Roma
La Biblioteca Angelica, fondata nel 1604 dal vescovo agostiniano Angelo Rocca, ospita una mostra bibliografica dedicata a Ettore Novelli, suo direttore dal 1873 al 1898. Umberto D’Angelo, attuale direttore della Biblioteca, traccia un profilo biografico di questo importante esponente della cultura italiana. Novelli fu il primo direttore laico della biblioteca acquisita dallo Stato dopo l’Unità d’Italia e all'attività di letterato affiancò quella di uomo politico attivamente impegnato nell'unificazione dell'Italia e nella gestione del nuovo Stato in ambito culturale. Anche la poesia fu per lui un mezzo di propaganda dei suoi sentimenti liberali. Dal 1872 partecipò alla fondazione della Biblioteca nazionale centrale di Roma Vittorio Emanuele, inaugurata il 16 marzo 1876. Il suo incarico più importante fu la direzione dell'Angelica: ampliò notevolmente in qualità ed in quantità il catalogo con acquisti importanti come quello delle biblioteche della famiglia Massimo. Non trascurò l'impegno per la divulgazione dell'istruzione di base con la realizzazione di istituti scolastici primari che contribuissero a debellare l'analfabetismo. Fu anche consigliere provinciale di Roma e membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione.
Tra i preziosi pezzi esposti in mostra: un rotolo membranaceo che riprende la tradizione del libro liturgico ebraico; un manoscritto del XVII secolo contenente acquarelli riproducenti la Piramide di Caio Cestio; un manoscritto del XVI secolo, scritto in lingua araba, con caratteri antichi detti africani che apparteneva al cardinale Camillo Carlo Massimo.
Umberto D’Angelo (Roma, 1957), funzionario bibliotecario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Dal 1 dicembre 2019 direttore della Biblioteca Angelica, ha lavorato in vari servizi del Ministero: Centro per il libro e la lettura, Segretariato generale, Gabinetto del Ministro, Direzione generale Educazione e ricerca, Direzione generale Biblioteche. Con un passato di funzionario del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, si interessa di molti campi della conoscenza, senza distinzione fra umanistici e scientifici, è bibliofilo e bibliomane; nel tempo libero letture, musica, giardinaggio, agricoltura, natura, montagna. Ha scritto articoli, recensioni, saggi su vari argomenti e in vari luoghi, curato pubblicazioni, tenuto conferenze, organizzato e partecipato a convegni. Trova anche il tempo di essere vicepresidente dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli.
Tra i preziosi pezzi esposti in mostra: un rotolo membranaceo che riprende la tradizione del libro liturgico ebraico; un manoscritto del XVII secolo contenente acquarelli riproducenti la Piramide di Caio Cestio; un manoscritto del XVI secolo, scritto in lingua araba, con caratteri antichi detti africani che apparteneva al cardinale Camillo Carlo Massimo.
Umberto D’Angelo (Roma, 1957), funzionario bibliotecario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Dal 1 dicembre 2019 direttore della Biblioteca Angelica, ha lavorato in vari servizi del Ministero: Centro per il libro e la lettura, Segretariato generale, Gabinetto del Ministro, Direzione generale Educazione e ricerca, Direzione generale Biblioteche. Con un passato di funzionario del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, si interessa di molti campi della conoscenza, senza distinzione fra umanistici e scientifici, è bibliofilo e bibliomane; nel tempo libero letture, musica, giardinaggio, agricoltura, natura, montagna. Ha scritto articoli, recensioni, saggi su vari argomenti e in vari luoghi, curato pubblicazioni, tenuto conferenze, organizzato e partecipato a convegni. Trova anche il tempo di essere vicepresidente dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli.