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Marco Amerighi, Randagi

La generazione dello spaesamento

In Randagi (Bollati Boringhieri), Marco Amerighi segue il suo protagonista, Pietro Benati, dagli anni del liceo a quelli dell’università. Pietro ha un padre scomodo, soprannominato Il Mutilo, che si lancia in affari illegali finché non finisce in carcere; una madre, Tiziana, sempre in ansia; e un fratello maggiore Tommaso, a cui riesce tutto benissimo (lo sport, lo studio, le ragazze), che lo rassicura e lo sprona. La svolta nella vita di Pietro, che ha la vocazione alla solitudine, la passione per la musica e la letteratura, avviene con il trasferimento da Pisa a Madrid per l’Erasmus, sulla spinta del fratello. Qui conosce Laurent, un giovane francese più indeciso di lui su tutto, e la complicata e sarcastica Dora, di cui s’innamora. Pietro, Laurent e Dora sono tre archetipi della generazione della decrescita, caratterizzata dalla mancanza di qualunque punto di riferimento che non sia l'amicizia. La Storia entra nel romanzo attraverso tre episodi emblematici: il G8 di Genova, gli attentati di Madrid del 2004 e l'Onda universitaria. Amerighi si richiama alla lezione dei grandi toscani che va da Pratolini a Bilenchi e Tozzi, passando per Nesi e Veronesi, e mescola sapientemente nel suo racconto di una "formazione sgangherata" il registro comico e quello tragico. 

A occhi aperti pensò a quanto sarebbe stato meraviglioso poter scoperchiare il pavimento dell'abitazione dei suoi nonni e il tetto del condominio e librarsi in volo sulla città in festa: sorvolando i portoni, e le finestre, e gli archi e i ponti del centro lavati dal baluginio arancione di migliaia di lumini, e la Torre rischiarata dalle padelle a olio sfiorando le teste dei curiosi ammontati sulle spallette dell'Arno per vedere i fuochi d'artificio sparati dalla Cittadella; finché con gli occhi colmi di luce avrebbe avvertito il suo solito bisogno di allontanarsi da tutti e allora sarebbe planato sul pelo del fiume e avrebbe semplicemente seguito la corrente, verso la foce e poi oltre, fino al punto in cui il mare da blu si fa nero.


Marco Amerighi vive a Milano, dove lavora come traduttore, editor e ghostwriter per varie case editrici. Il suo romanzo d’esordio, Le nostre ore contate (Mondadori, 2018), ha vinto il premio Bagutta Opera Prima ed è stato pubblicato in Francia. Randagi è il suo secondo romanzo.