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Miguel Bonnefoy, L'inventore

La triste vita di Augustin Mouchot

In L’inventore, tradotto da Francesca Bononi per 66than2nd, Miguel Bonnefy ricostruisce la vita di Augustin Mouchot, geniale inventore e uomo dalle molte sfortune. Nato il 7 aprile 1825 nel retrobottega dell’officina del padre che fa il fabbro, da bambino Augustin passa da una malattia all’altra. I genitori scoprono il suo talento naturale per il calcolo matematico e lo mandano a scuola. Diventato insegnante, gira per la Francia a seconda delle scuole a cui viene assegnato e capita in una casa piena di libri scientifici. Si appassiona al tema del calore solare e comincia a fare esperimenti per far bollire l’acqua attraverso un sistema di specchi che riflettono il sole. Ci metterà molto per far sì che la sua macchina a riscaldamento solare venga riconosciuta e arriva a dimostrarne la potenza addirittura in presenza di Napoleone III. Il suo momento di gloria coincide con l’Esposizione universale di Parigi del 1878, ma poi è costretto a vendere il suo brevetto all’uomo che ha associato alle sue ricerche e che è molto più bravo di lui a mettersi in vista; da vecchio si ritrova solo e senza un soldo, in balia di una donna sordida e anche un po' folle. Un racconto appassionante che ci trasporta nella Francia di fine Ottocento sospesa tra innovazione e conservazione. 

Mouchot era di quelli che all’alba del proprio lavoro scelgono una direzione e la mantengono fino alla fine. Ora capiva come mai si era ostinato a sopravvivere, a resistere a tutto, come mai si era aggrappato alla vita con tanta tenacia e tanta perseveranza: era un uomo dell’ombra rivolto verso il sole nel bel mezzo di un secolo luminoso rivolto verso il carbone.

Miguel Bonnefoy è nato a Parigi nel 1986 da madre venezuelana e padre cileno ed è cresciuto tra Francia, Venezuela e Portogallo. La sua scrittura, divisa tra Europa e Sud America, si ispira al realismo magico e ai surrealisti, ed è stata accostata a quella di Gabriel García Márquez e Alejo Carpentier. L’inventore è il quarto libro dell’autore pubblicato da 66thand2nd dopo Il meraviglioso viaggio di Octavio (2015, finalista al Prix Goncourt du Premier Roman), Zucchero nero (2018) ed Eredità (2021). Negli anni, Bonnefoy si è aggiudicato numerosi premi, tra cui il Prix des libraires e il Prix Renaissance.

Traduzione consecutiva di Francesca Mometti.