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Antonio Franchini, Il fuoco che ti porti dentro
Un libro pluripremiato
Il comitato direttivo del Premio Letterario Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti presieduto da Giorgio Nisini, ricevuti i voti della Giuria Scientifica e della Giuria Popolare, si è riunito nella casa di campagna dei due scrittori e ha decretato che l’autore vincitore della undicesima edizione è Antonio Franchini con il romanzo Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio). La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 27 settembre presso il Palazzo della Cultura "Corrado Alvaro - Libero Bigiaretti", Vallerano (VT) – Piazza dell’Oratorio, alle ore 16.00. Antonio Franchini con questo libro ha vinto anche la quinta edizione del Premio Mastercard Letteratura.La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della Fiera Più Libri Più Liberi; sempre a Più libri più liberi ad Antonio Franchini è andato il riconoscimento di Libro dell'anno di Fahrenheit, il programma di Radiotre.
Angela, la protagonista di Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini (Marsilio) è una donna la cui concezione di vita è improntata al più cupo pessimismo: non crede nell’amicizia, nell’amore, nella solidarietà. Ad allevarla piena di risentimenti è stata sua madre, che ha faticato a mantenersi e mantenerla dopo la morte del marito ed è convinta che gli altri vogliano solo il nostro male. Nel delineare un personaggio che interpreta fino in fondo il suo ruolo di odiatrice seriale, Franchini racconta anche di sé bambino e poi adolescente e poi uomo maturo, sempre un passo a lato rispetto ad Angela, questa madre terribile, che gli ha dato “un’educazione a rovescio”. Fuggito da Napoli appena finita l’università, Franchini trova a Milano nella famiglia dello zio un punto di riferimento diverso e matura un distacco definitivo dal mondo di provenienza. Ma Angela, quando ha esaurito la sua missione di rovinare la vita alla figlia che le è rimasta accanto, parte per Milano, trasferendosi vicino al figlio per trascorrere la sua vecchiaia rancorosa accanto a lui e alla sua famiglia. Un racconto insieme spaventoso e divertente che illumina un modo di concepire la vita e i rapporti umani molto diffuso nel dopoguerra; l’evocazione di un lessico famigliare pieno di luoghi comuni da sfatare; una scrittura che riesce mirabilmente a dar corpo a ricordi ingombranti.
Antonio Franchini è nato a Napoli nel 1958. Ha esordito nel 1992 con Camerati. Quattro novelle sul diventare grandi. Per Marsilio ha pubblicato: Quando vi ucciderete, maestro? (1996, 2019), Acqua, sudore, ghiaccio (1998, 2021), L’abusivo (2001, 2020), Cronaca della fine (2003, 2019), Signore delle lacrime (2010, 2020), Memorie di un venditore di libri (2011) e Leggere possedere vendere bruciare (2022). Nel 2020, per NNE, è uscita la raccolta di racconti Il vecchio lottatore. Vive a Milano e lavora nell’editoria.
Angela, la protagonista di Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini (Marsilio) è una donna la cui concezione di vita è improntata al più cupo pessimismo: non crede nell’amicizia, nell’amore, nella solidarietà. Ad allevarla piena di risentimenti è stata sua madre, che ha faticato a mantenersi e mantenerla dopo la morte del marito ed è convinta che gli altri vogliano solo il nostro male. Nel delineare un personaggio che interpreta fino in fondo il suo ruolo di odiatrice seriale, Franchini racconta anche di sé bambino e poi adolescente e poi uomo maturo, sempre un passo a lato rispetto ad Angela, questa madre terribile, che gli ha dato “un’educazione a rovescio”. Fuggito da Napoli appena finita l’università, Franchini trova a Milano nella famiglia dello zio un punto di riferimento diverso e matura un distacco definitivo dal mondo di provenienza. Ma Angela, quando ha esaurito la sua missione di rovinare la vita alla figlia che le è rimasta accanto, parte per Milano, trasferendosi vicino al figlio per trascorrere la sua vecchiaia rancorosa accanto a lui e alla sua famiglia. Un racconto insieme spaventoso e divertente che illumina un modo di concepire la vita e i rapporti umani molto diffuso nel dopoguerra; l’evocazione di un lessico famigliare pieno di luoghi comuni da sfatare; una scrittura che riesce mirabilmente a dar corpo a ricordi ingombranti.
Se devo immaginare la traduzione pratica del pensare male, eccola. Lei e sua madre sono questo: pensano male, pensano solo al male, immaginano solo il male. Peggio, non al male ma a quello che è il male secondo loro. Lo sospettano dovunque, lo vedono. Anzi, lo prevedono. Non penso alla fatica che fanno a vivere così, non penso a loro con pena o commiserazione, penso solo che mi fanno schifo. Mi fa schifo chi mi ha messo al mondo.
Antonio Franchini è nato a Napoli nel 1958. Ha esordito nel 1992 con Camerati. Quattro novelle sul diventare grandi. Per Marsilio ha pubblicato: Quando vi ucciderete, maestro? (1996, 2019), Acqua, sudore, ghiaccio (1998, 2021), L’abusivo (2001, 2020), Cronaca della fine (2003, 2019), Signore delle lacrime (2010, 2020), Memorie di un venditore di libri (2011) e Leggere possedere vendere bruciare (2022). Nel 2020, per NNE, è uscita la raccolta di racconti Il vecchio lottatore. Vive a Milano e lavora nell’editoria.