Sabino Cassese vince il premio Alberto Arbasino
I edizione
Voghera, Teatro Valentino Garavani, domenica 14 aprile 2024. Il Comune di Voghera ha assegnato a Sabino Cassese il nuovo premio intitolato a Alberto Arbasino, con la seguente motivazione:
La giuria è composta da un gruppo di scrittori e intellettuali che sono stati, oltre che ammiratori, amici di Alberto Arbasino. Affiancano Giorgio Montefoschi lo scrittore e critico Franco Cordelli, il critico e italianista Raffaele Manica, la scrittrice Elisabetta Rasy e Alessandro Masi, storico dell’arte e segretario generale della Società Dante Alighieri di cui Arbasino fu vicepresidente.
La cerimonia di premiazione si è svolta nel Teatro di Voghera, riaperto al pubblico in seguito a un minuzioso restauro dopo quarant’anni di chiusura e oggi intitolato a un altro cittadino illustre, Valentino Garavani. Nel corso dell’incontro, preceduto dai saluti istituzionali del sindaco Paola Garlaschelli e dell’assessore alla Cultura Carlo Fugini, i giurati presenti - Elisabetta Rasy, Raffaele Manica, Alessandro Masi e il presidente Montefoschi - hanno condiviso col pubblico ricordi e testimonianze per celebrare Alberto Arbasino.
Erano presenti in sala Giorgio Pinotti, editor in chief presso Adelphi il quale, sin dagli anni Novanta, ha seguito in casa editrice le opere di Arbasino, e Carlo Alberto Brioschi, editor della narrativa e saggistica italiane per Solferino, presso cui è uscito l’ultimo libro di Sabino Cassese. Ha coordinato l’incontro Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli.
«Questo premio ha un’importanza doppia. In primo luogo, perché è dedicato a uno scrittore veramente sui generis e importantissimo nella cultura italiana, la cui opera andrebbe, se non riscoperta, riportata alla ribalta per la sua qualità e modernità. In secondo luogo - ma molto distante dal primo -, è perché il premio consiste in un’importante somma di denaro. Quanto alla scelta del vincitore, non c’è stata una discussione accesa fra noi giurati una volta che è stato proposto il nome di Sabino Cassese, poiché Cassese, insigne giurista, è anche un intellettuale raffinatissimo che scrive in un italiano estremamente elegante, come emerge da tutte le sue opere - compreso quest’ultimo, bellissimo libro che spiega l’Italia attuale. Si tratta insomma di una scelta di qualità vera. Abbiamo pensato che a Arbasino, un uomo che prediligeva in tutto la qualità, questa scelta avrebbe fatto molto piacere». Giorgio Montefoschi, presidente del Premio Arbasino.
SABINO CASSESE è professore alla School of Government della Luiss e alla Católica Global School of Law di Lisbona. È stato professore nelle università di Urbino, Napoli, Roma e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha inoltre insegnato alla Law School della New York University e al Master of Public Affairs dell’Institut d’études politiques di Parigi. È stato ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi e giudice della Corte costituzionale. Ha pubblicato, di recente, Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale (Il Mulino, 2015), Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati? (Il Mulino, 2016), La democrazia e i suoi limiti (Mondadori, 2017), Governare gli italiani. Storia dello Stato (Il Mulino, 2019), La svolta. Dialoghi sulla politica che cambia (Il Mulino, 2019), Il buon governo. L’età dei doveri (Mondadori, 2020).
Il Premio Alberto Arbasino nasce per iniziativa del Comune di Voghera e del Sindaco Paola Garlaschelli, insieme allo scrittore Giorgio Montefoschi, Presidente della giuria, e con il contributo di Fondazione Cariplo, con l’intento di conferire ogni anno un riconoscimento a una personalità della narrativa o della saggistica italiana che con i suoi libri e il suo lavoro possa essere accostata, per meriti e rilievo, alla figura del grande scrittore vogherese.Sabino Cassese, giurista di fama internazionale, uomo delle istituzioni, raffinato intellettuale europeo il quale, con il suo ultimo libro: Miseria e nobiltà d’Italia (Solferino) traccia un memorabile ritratto del nostro paese.
La giuria è composta da un gruppo di scrittori e intellettuali che sono stati, oltre che ammiratori, amici di Alberto Arbasino. Affiancano Giorgio Montefoschi lo scrittore e critico Franco Cordelli, il critico e italianista Raffaele Manica, la scrittrice Elisabetta Rasy e Alessandro Masi, storico dell’arte e segretario generale della Società Dante Alighieri di cui Arbasino fu vicepresidente.
La cerimonia di premiazione si è svolta nel Teatro di Voghera, riaperto al pubblico in seguito a un minuzioso restauro dopo quarant’anni di chiusura e oggi intitolato a un altro cittadino illustre, Valentino Garavani. Nel corso dell’incontro, preceduto dai saluti istituzionali del sindaco Paola Garlaschelli e dell’assessore alla Cultura Carlo Fugini, i giurati presenti - Elisabetta Rasy, Raffaele Manica, Alessandro Masi e il presidente Montefoschi - hanno condiviso col pubblico ricordi e testimonianze per celebrare Alberto Arbasino.
Erano presenti in sala Giorgio Pinotti, editor in chief presso Adelphi il quale, sin dagli anni Novanta, ha seguito in casa editrice le opere di Arbasino, e Carlo Alberto Brioschi, editor della narrativa e saggistica italiane per Solferino, presso cui è uscito l’ultimo libro di Sabino Cassese. Ha coordinato l’incontro Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli.
«Questo premio ha un’importanza doppia. In primo luogo, perché è dedicato a uno scrittore veramente sui generis e importantissimo nella cultura italiana, la cui opera andrebbe, se non riscoperta, riportata alla ribalta per la sua qualità e modernità. In secondo luogo - ma molto distante dal primo -, è perché il premio consiste in un’importante somma di denaro. Quanto alla scelta del vincitore, non c’è stata una discussione accesa fra noi giurati una volta che è stato proposto il nome di Sabino Cassese, poiché Cassese, insigne giurista, è anche un intellettuale raffinatissimo che scrive in un italiano estremamente elegante, come emerge da tutte le sue opere - compreso quest’ultimo, bellissimo libro che spiega l’Italia attuale. Si tratta insomma di una scelta di qualità vera. Abbiamo pensato che a Arbasino, un uomo che prediligeva in tutto la qualità, questa scelta avrebbe fatto molto piacere». Giorgio Montefoschi, presidente del Premio Arbasino.
SABINO CASSESE è professore alla School of Government della Luiss e alla Católica Global School of Law di Lisbona. È stato professore nelle università di Urbino, Napoli, Roma e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha inoltre insegnato alla Law School della New York University e al Master of Public Affairs dell’Institut d’études politiques di Parigi. È stato ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi e giudice della Corte costituzionale. Ha pubblicato, di recente, Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale (Il Mulino, 2015), Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati? (Il Mulino, 2016), La democrazia e i suoi limiti (Mondadori, 2017), Governare gli italiani. Storia dello Stato (Il Mulino, 2019), La svolta. Dialoghi sulla politica che cambia (Il Mulino, 2019), Il buon governo. L’età dei doveri (Mondadori, 2020).