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Michele Bitossi, Ma io quasi quasi
Un uomo in bilico
Riccardo De Vita, il protagonista di Ma io quasi quasi, il romanzo di esordio di Michele Bitossi, pubblicato da Accento edizioni, seleziona calciatori, si imbottisce di psicofarmaci e ha subito pesanti accuse da parte di Kristin, la sua ex, che non vuole più fargli vedere Norma, la figlia di cinque anni. Nei sei giorni che precedono l’incontro con la psicologa che dovrà decidere del futuro di Norma e della controversia tra Riccardo e Kristin, l’uomo litiga con Anna, la sua attuale compagna; si fa rubare gli occhiali da sole da Shel Shapiro; salta un appuntamento di lavoro; s’inventa un appuntamento nelle Marche per allontanarsi da Genova; fa saltare un concerto alla sua amica Paola; va sulla tomba del padre; si spalma continuamente le mani con la crema. Bitossi cala il lettore nel dolore del suo personaggio, gli fa sentire la sua incredulità rispetto a quello che gli sta succedendo, la sua tentazione di rovinare tutto, il suo bisogno di sperare nonostante tutto per sé e per sua figlia.
Michele Bitossi è nato nel 1975, ha un diploma classico e si è laureato in lettere con una tesi su Nanni Balestrini. Musicista, songwriter, autore, produttore, editore musicale e podcaster, Ma io quasi quasi è il suo primo romanzo.Una volta Cinzia mi ha detto che quando riceviamo una bella notizia, una notizia che ci riporta al mondo, può capitare che tendiamo a stare per un po’ nella terra di mezzo tra il prima e il dopo e fatichiamo ad abbandonarla, questa terra. Veniamo dalla disperazione, ci hanno dato le chiavi per la gioia ma preferiamo quasi rimanere immobili. Preferiamo l’idea di goderci istanti di sollievo sospeso, etereo, incerti se aprire o meno la porta su una nuova realtà che abbiamo tanto sognato ma che abbiamo paura di non riuscire ad affrontare. Solo adesso comprendo il senso di quelle parole.