Ilaria Bernardini, Amata

È un romanzo a due voci, Amata di Ilaria Bernardini, pubblicato da HarperCollins. La prima voce è quella di Nunzia, che ha diciannove anni, studia lettere a Milano e viene dalla Sicilia; la seconda è quella di Maddalena, che lavora come ingegnere e ha sposato Luca, un musicista. Nunzia resta incinta per sbaglio e nega l’evidenza fino a quando è troppo tardi per abortire; Maddalena ha provato in ogni modo ad avere un figlio e aspetta di poterlo adottare. Bernardini fa incrociare i percorsi di queste due donne che non si parleranno mai e ci fa sentire i loro drammi. Nel 2023 una donna che aveva lasciato il suo neonato nella culla per la vita di un ospedale milanese è stata invitata pubblicamente da più parti a ripensare al suo gesto. La violenza di questi appelli, che non riconoscevano il diritto all’autodeterminazione della madre, ha spinto l’autrice a inoltrarsi in questa materia, restituendo in forma di racconto al lettore (e allo spettatore, perché Bernardini ha scritto anche la sceneggiatura del film omonimo diretto da Elisa Amoruso e interpretato da Miriam Leone, Tecla Insolia e Stefano Accorsi) le emozioni di chi la maternità la sogna e di chi la respinge.

Mai in nessuno di questi giorni, in nessuno di questi mesi, né al mattino, né di notte, immagini che in quella camera tornerai con un bambino. Mai immagini che la tua nuova vita sarà una vita di madre. Qualche volta immagini invece che partorirai il bambino, che è tuo figlio ma non è tuo figlio – e che una volta partorito il bambino, che è anche una persona a sé, anzi è soprattutto una persona a sé e non c’entra soltanto se non affatto con te – riprenderai la vita che avevi immaginato e lui inizierà la vita che immaginerà.

Ilaria Bernardini scrive per il cinema, la televisione e i giornali. Ha scritto romanzi (Non è niente, I supereroi, Corpo libero, Domenica), graphic novel e raccolte di racconti (La fine dell’amore, L’inizio di tutte le cose). I suoi ultimi libri, usciti per Mondadori e pubblicati in diversi paesi, sono Faremo foresta (2018), Il ritratto( 2020) e Il dolore non esiste (2024).