Rai Cultura

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Laura Pugno, L'oltre

Poesia, Terzo paesaggio, Terza natura?

In L’oltre, Poesia, terzo paesaggio, terza natura, pubblicato da Il Saggiatore, Laura Pugno indaga sul terreno della parola poetica. Partendo dall’idea giocosa di una tavola periodica della poesia, Pugno mette in luce il ruolo esplorativo di questa, la sua vocazione ad andare al di là del visibile e del conosciuto. Se la Prima natura comprende il complesso delle relazioni ecologiche e la Seconda fa riferimento alle trasformazioni capitalistiche dell’ambiente, la Terza natura è quella in cui emerge ciò che è riuscito a sopravvivere nonostante tutto e la poesia può considerarsi “un laboratorio di sopravvivenza collaborativa in tempi precari”. 

Forse il vuoto è un altro nome di quello stato di rêverie in cui è così difficile entrare, e da cui è così facile uscire. Lo stato che consente l'accesso alla parola, oltre la lingua/il linguaggio, alla propria mente profonda, alla memoria/futuro. Lo stato che non puoi invocare, ma solo evocare, senza sicurezza mai che ti venga permesso - da te stessa, dal tuo corpo, nel territorio selvaggio - di tornare.

Laura Pugno (Roma, 1970) è poeta, narratrice e saggista. Collabora con il Venerdì e tuttolibri, scrive per il teatro, il cinema, la radio e fa parte del comitato scientifico del premio Strega Poesia. Dal 2015 al 2020 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo i romanzi La ragazza selvaggia (2016; premio Campiello Selezione), Sirene (2017), La metà di bosco (2018), Noi senza mondo (2024), i saggi In territorio selvaggio (2018), Oracolo manuale per poete e poeti (2020; con Giulio Mozzi) e le raccolte di poesie L’alea (2019), Noi (2020; premio internazionale Franco Fortini) e I nomi (2023). Nel 2021 il Saggiatore ha pubblicato la Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea.