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Matteo B.Bianchi, Il romanzo che hai dentro

Guida personalissima alla scrittura autobiografica

Scrivere di sé vuol dire puntare un microscopio verso il proprio passato e vivisezionarlo. Chi si accinge a questa operazione deve aver bene chiare le proprie motivazioni, così come deve sapere il pubblico a cui è destinato il testo, come partire, come procedere, come concludere. Sotto l’etichetta autobiografia ci sono almeno tre generi distinti: il racconto della propria esperienza di vita fatto in genere da personaggi famosi con l’aiuto di un ghostwriter; il memoir; l’autofiction. Matteo B. Bianchi in Il romanzo che hai dentro, Guida personalissima alla scrittura autobiografica (Utet) esplora la materia nella sua doppia veste di docente di scrittura creativa e di scrittore di fortunati romanzi autobiografici. Un libro che è pieno di consigli pratici e di esercizi per chi vuole cimentarsi con questo tipo di narrativa, ma anche di ottimi suggerimenti bibliografici perché come sempre il modo migliore per imparare a scrivere è leggere, leggere, leggere. 

Raccontare storie è un modo per condividere idee, per instaurare dialoghi, per creare legami, per ricordarci l'essenza più profonda del nostro essere umani. E quando queste storie sono personali, attingono in maniera diretta dalla nostra esperienza di vita, tale connessione col lettore appare inesorabilmente più forte. Leggere le gioie e i tormenti racchiusi nelle esperienze altrui ci fa sentire meno soli, meno diversi, meno deboli.

Matteo B. Bianchi è scrittore, editor e autore televisivo. Dal 2022 è direttore editoriale di Accento, casa editrice fondata da Alessandro Cattelan. È anche il direttore di “’tina”, una rivista indipendente di narrativa che dal 1996 offre una piattaforma agli scrittori emergenti. Tra i suoi libri: Generations of love (1999, 2016), Maria accanto (2017) e La vita di chi resta (2023), bestseller tradotto in oltre dieci lingue.