Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Giulia Caminito, Amatissime

Madri di penna

C’è un fenomeno di rispecchiamento alla base di Amatissime, il libro di Giulia Caminito pubblicato da Bompiani e dedicato a sei grandi della letteratura italiana; Elsa Morante, Paola Masino, Maria Bellonci, Natalia Ginzburg; Laudamia Bonanni e Livia De Stefani. Tutt’e sei sono per Caminito “madri di penna”, e in ognuno di questi ritratti viene abolita ogni distanza tra l’autrice e il suo soggetto. Elsa, come Giulia, era una bambina anticonformista; Paola faceva passare la sua ribellione anche attraverso i vestiti che indossava; Natalia era sempre preda di pensieri e rovelli, Laudamia soffriva di crisi ansiose… Caminito riesce a sintetizzare il senso di queste sei vite in pochi tratti precisi: vediamo attraverso di lei il rimpianto di Maria Bellonci per non essersi potuta dedicare quanto avrebbe voluto ai suoi romanzi, Livia De Stefani lasciare tutte le sue carte in sei scatoloni destinati alle nipoti. Un libro che rende giustizia a grandi della letteratura che non tutte e non sempre hanno lo spazio che meritano nei manuali e nei programmi scolastici.  

Trovare un senso a me stessa nelle antenate e nelle madri di penna, perché in loro ho letto frasi, personaggi, trame a me più vicini, parole scritte che avrei voluto imparare a usare e capacità coraggiose di raccontare, dicendo tutto senza dire tutto, cioè senza voyerismo, senza esagerazioni morbose inutili, senza retorica e ovvietà. 

Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in Filosofia politica. Ha esordito con il romanzo La Grande A (Giunti 2016, Premio Bagutta opera prima, Premio Berto e Premio Brancati giovani), seguito nel 2019 da Un giorno verrà (Bompiani, Premio Fiesole Under 40) e da L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani 2021), finalista al premio Strega e vincitore del premio Campiello 2021, tradotto in venti paesi.